“Abbiamo appreso con un certo sgomento che il Comune di Catanzaro già dalle 23:05 era a conoscenza dello scenario di rischio che, nella notte tra sabato e domenica, avrebbe interessato la nostra città ed altri comuni limitrofi. Ciò grazie ad un bollettino ufficiale, trasmesso da Arpacal, Protezione Civile e Regione Calabria, e inviato a tutti i sindaci interessati, compreso Fiorita”. Lo scrivono in una nota i gruppi consiliari Alleanza Popolare e Catanzaro Azzurra.
“Con il bollettino – proseguono – veniva comunicato a chiare lettere dei rischi di secondo livello che si sarebbero manifestati tramite frane e inondazioni, con alta probabilità (soprattutto in aree a rischio idrogeologico) di danni ai beni e medie probabilità di danni alle persone. Per intenderci meglio: nella nostra città la suddetta area interessa soprattutto il quartiere marinaro, zona in cui in effetti si sono manifestati i maggiori disagi”.
“Con il bollettino – proseguono – veniva comunicato a chiare lettere dei rischi di secondo livello che si sarebbero manifestati tramite frane e inondazioni, con alta probabilità (soprattutto in aree a rischio idrogeologico) di danni ai beni e medie probabilità di danni alle persone. Per intenderci meglio: nella nostra città la suddetta area interessa soprattutto il quartiere marinaro, zona in cui in effetti si sono manifestati i maggiori disagi”.
Gli interrogativi
“A fronte di tali notizie – aggiungono Alleanza Popolare e Catanzaro Azzurra – ci sembra corretto rivolgere alcune domande pubbliche al prof. Fiorita, convinti del fatto che la cittadinanza meriti risposte serie e circostanziate. A che ora ha aperto ufficialmente il COC (Centro Operativo Comunale)? A che ora lo ha chiuso? Ha intrapreso tutte le iniziative e le azioni adeguate al livello di allertamento in atto (così come previsto dal piano comunale di protezione civile)? La nostra non vuole essere polemica, ma un monito e uno sprone affinché tali eventi, quantomeno in futuro, si possano affrontare nel migliore dei modi a tutela della incolumità dei cittadini”.