di Damiana Riverso – Ha rischiato di morire, bloccato nella sua auto, con l’acqua che continuava a salire. Attimi di terrore, dove solo la prontezza di spirito e tanto coraggio hanno permesso a un uomo di salvare la sua vita durante l’alluvione che ha colpito il Crotonese nella notte tra venerdì 20 novembre e sabato 22. Quest’uomo coraggio si trovava sulla statale 106 all’altezza di Maiorano e come ogni giorno si stava recando sul posto di lavoro. Era appena l’alba, le cinque del mattino quando si è trovato ad attraversare un punto molto allagato, con la pioggia che continuava a battere senza sosta. Sulla strada era presente uno dei tanti avvallamenti non visibile per il maltempo e la sua auto è finita in una buca che si era formata per la forte pioggia, poi il sorpasso di un’auto di grossa cilindrata che ha fatto ondeggiare la sua macchina che con l’urto dell’acqua si è spenta, acqua che da quel momento ha iniziato a invadere l’abitacolo, e continuava a salire.
In salvo uscendo da finestrino
In salvo uscendo da finestrino
“Ho cercato di aspettare e di far ripartire l’auto per non abbandonarla. Ma quando ho visto che l’acqua mi arrivava alla cintura e non accennava a smettere di salire ho avuto paura. Ho preso cellulare e portafoglio, e con coraggio ho deciso di uscire dal finestrino, abbandonare la macchina e cercare di mettermi in salvo. Che potevo fare? Ho pensato solo a salvarmi” – ci ha raccontato. “Sono riuscito a mandare la mia posizione prima che il cellulare cominciasse ad avere problemi perché si è bagnato e ho iniziato a camminare nell’acqua e sotto la pioggia”. Momenti da dimenticare, un incubo che per fortuna si è risolto nel migliore dei modi: “Se non fossi uscito dal finestrino avrei rischiato la vita, era tutto allagato e se i soccorsi ci avessero messo anche 15 minuti a soccorrermi non ce l’avrei fatta. In 15 minuti si muore annegati”.
Al riparo su un’altura
L’uomo si è messo a camminare fino a raggiungere un punto rialzato dove ha trovato un altro cittadino che si era riparato con la sua auto e insieme hanno aspettato che quell’inferno di pioggia e fango finisse. Non sa ancora se la sua auto potrà funzionare ancora, ma poco importa: è vivo e ha rischiato il bene più prezioso andando a lavorare su strade non sicure, prove di manutenzione e dove in un fosso puoi trovare la morte. Il coraggio non è certo mancato, ma non tutti avrebbero avuto la fermezza e lucidità di prendere gli effetti personali e uscire dal finestrino per mettersi in salvo.