Resta invariata la pena inflitta a G. R. accusato di aver maltrattato l’ex coniuge e i suoi figli minorenni, residente nel Vibonese a Serra San Bruno. La Corte di appello di Catanzaro ha confermato la sentenza emessa dal giudice del Tribunale monocratico di Catanzaro Piero Agosteo il 4 luglio dell’anno scorso, condannando l’uomo a tre anni di reclusione dal Tribunale di Catanzaro.
Violenze e vessazioni
Violenze e vessazioni
Secondo le ipotesi accusatorie G. R., avrebbe messo in atto una serie di condotte vessatorie e violente nei confronti della propria famiglia con cadenza quotidiana, che hanno sfinito l’ex coniuge tanto da impedirle anche la denuncia alle autorità che tuttavia è intervenuta successivamente solo grazie all’intervento della figlia maggiore, anche lei sfiancata dal tesissimo clima familiare. Alla signora A.N.A., parte civile, difesa dall’avvocato Giovanni Russomanno, è stato anche riconosciuto il diritto al risarcimento del danno, “che in ogni caso non arriverà mai a compensare una parte della propria vita vissuta all’insegna di oppressioni e violenze”.