La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso con il quale la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto l’applicazione della misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione contro Concetta Scarfone, difesa dall’avvocato Armando Chirumbolo, contro l’ordinanza con la quale il Tribunale del Riesame di Catanzaro aveva, già, negato la richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e della sospensione dall’attività a carico dell’operatrice sanitaria.
Maltrattamenti nella casa di cura di Settingiano
Maltrattamenti nella casa di cura di Settingiano
La decisione è arrivata nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che vede coinvolte 17 persone rinviate a giudizio sui presunti maltrattamenti nella casa di cura “San Francesco Hospital” di Settingiano. Secondo la Procura del capoluogo tutti gli imputati devono rispondere, a vario titolo di maltrattamenti, sequestro di persona in concorso, lesioni personali colpose, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. La Corte di Cassazione, in accoglimento delle sollecitazioni del difensore, che aveva insistito per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso e la corte di Cassazione ha deciso per l’inamissibilita del ricorso.