Di Mimmo Famularo – Scritte offensive, insulti, minacce, persino una croce. E’ il contenuto di un macabro e inquietante manifesto funebre contro un maresciallo in servizio alla stazione dei Carabinieri di Sant’Onofrio, uno degli avamposti nella lotta alla ‘ndrangheta che abbraccia anche il territorio di Stefanaconi. E proprio nei due centri alle porte di Vibo Valentia che nella notte ignoti hanno attaccati una ventina di manifesti chiaramente diffamatori e oltraggiosi. Nel mirino, senza alcun dubbio, il militare dell’Arma che da un paio di anni lavora nella caserma di Sant’Onofrio ed è impegnato in prima linea per l’affermazione della legalità. Una vicenda gravissima che non è ovviamente passata inosservata. I manifesti sono stati subito rimossi una volta scoperti dagli stessi carabinieri che perlustrano continuamente Sant’Onofrio e Stefanaconi.
Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che sta seguendo con particolare attenzione il caso. Le indagini sono state affidate agli stessi carabinieri che stanno già lavorando nel tentativo di identificare l’autore delle minacce, il movente e gli eventuali complici. Vicinanza e solidarietà è stata espressa al maresciallo vittima dall’arroganza mafiosa evidentemente imperante sul territorio dalla scala gerarchica dell’Arma, quanto mai determinata a fare piena luce su quanto successo.
Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che sta seguendo con particolare attenzione il caso. Le indagini sono state affidate agli stessi carabinieri che stanno già lavorando nel tentativo di identificare l’autore delle minacce, il movente e gli eventuali complici. Vicinanza e solidarietà è stata espressa al maresciallo vittima dall’arroganza mafiosa evidentemente imperante sul territorio dalla scala gerarchica dell’Arma, quanto mai determinata a fare piena luce su quanto successo.