Manovra a rilento, cancellata la norma sul Pos e prorogato il Superbonus 110%

Tornano le multe ai commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat
Manovra economica

E’ stata cancellata dalla manovra economica la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Lo prevede un emendamento del Governo, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. Resta in vigore, invece, il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro. La Commissione Bilancio della Camera ha approvato il mandato ai relatori della maggioranza – Roberto Pella, Dario Trancassini e Silvana Comaroli – sulla Manovra economica emendata. L’ok è arrivato al settimo giorno di convocazione della Commissione per le votazioni. Il testo della legge domani mattina alle 8 approderà nell’aula di Montecitorio, per venerdì 23 dicembre invece è atteso il voto di fiducia.

“Ottimi risultati”

“Ottimi risultati”

“Sono soddisfatto perché abbiamo portato a casa la manovra in così poco tempo con ottimi risultati con uno spirito devo dire collaborativo anche con il Parlamento. E’ stato faticoso ma direi bene così, tutti contenti”. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, al termine del voto in Commissione Bilancio alla Camera sul mandato ai relatori per la manovra economica. Interpellato sul fatto se possa dirsi scongiurato l’esercizio provvisorio, Freni replica: “Ma figuariamoci, non abbiamo mai corso il rischio dell’esercizio provvisorio, assolutamente”.

Le misure

Tra le norme che hanno avuto il via libera c’è la proroga al 31 dicembre per il 110%, mentre è stata soppressa la norma sul tetto di 60 euro per il pagamento con Pos. Tornano quindi le multe ai commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. Rimodulata l’App18 per i diciottenni: arrivano due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito, la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito. Torna la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso e cambia la norma che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale.

Reddito di cittadinanza

Approvata anche la nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che – rifiutata – fa perdere il diritto al sostegno. Slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Vengono invece prorogati, fino al 30 giugno 2023, tavolini all’aperto e dehors liberi. Ok al bonus Iva al 50% per l’acquisto di case green e al fondo per i collegamenti aerei per Sardegna e Sicilia.

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