Manovra, attese le proposte di modifica del Governo. Aumento in arrivo sulle sigarette

Manovra economica

Questione di ore. E del risultato dell’ultima verifica che è in corso alla Ragioneria generale dello Stato. Ma a Montecitorio, intorno a mezzogiorno, oggi si materializzerà un altro coup de theatre del governo sulla manovra fiscale. Bisognerà attendere ancora un po’, pertanto, per conoscere il contenuto degli emendamenti che il governo Meloni presenterà alla Manovra economica. Sono attese circa 20 proposte di modifica dell’esecutivo alla legge di bilancio, come sintesi del dibattito che si è sviluppato negli ultimi giorni tra le forze politiche.

L’obiettivo della maggioranza

L’obiettivo della maggioranza

L’obiettivo della maggioranza è quello arrivare al voto delle proposte in Commissione Bilancio entro lunedì sera, visto che la manovra è attesa in aula alla Camera martedì mattina. Il tempo stringe, per quello la maggioranza starebbe cercando di aprire alle opposizioni, potrebbero venirne recepiti alcuni emendamenti all’interno dei testi che domani verranno depositati dai relatori.

Gli emendamenti del governo, spiegano fonti parlamentari, dovrebbero riguardare l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75, caldeggiato da Forza Italia, la revisione di opzione donna per il pensionamento anticipato con l’allentamento dei paletti attuali. Poi misure per il Sud, le Zes, altre norme sulla pace fiscale, l’innalzamento della decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani. E la possibile rivalutazione da 4 a 5 volte il minimo delle pensioni. Resta, pero’, il nodo delle coperture.

Lo scontro politico

La manovra vale 35 miliardi di euro, due terzi dei fondi riguardano le misure per la mitigazione dell’aumento dei costi energetici dovuto alla congiuntura geopolitica, con la guerra in corso in Ucraina. Lo scontro politico, però si concentra sugli altri provvedimenti, per i quali restano risorse limitate. Come la soglia minima per l’obbligo di utilizzo del Pos per gli esercenti, che dopo i rilievi formulati dalla Ue potrebe scendere da 60 a 30 euro tramite le proposte di revisione dei lavori. “Se verrà rivista la norma lo deciderà la commissione Bilancio con il governo nelle prossime ore. Non intendiamo disturbare chi lavora e crea ricchezza”, sottolinea il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

“Gli emendamenti del governo sono circa venti, quelli dei relatori arriveranno di pari passo, domani in tarda mattinata. Poi si aprirà lo spazio per i subemendamenti, che occuperà diverse ore di lavoro. Prevediamo di arrivare a concludere la votazione lunedì entro la sera, speriamo il più possibile condivise anche con le opposizioni”, spiega uno dei relatori, Roberto Pella di Forza Italia. Il deputato azzurro sottolinea: “Nell’emendamento del governo ci sono un sacco di cose, le pensioni, il Sud, le Zes, i temi legati all’imprenditoria, le norme per i disabili”.

Pella specifica inoltre che “dovrebbero confluire negli emendamenti del governo” anche gli ordini del giorno approvati in Senato al Dl Quater sulla proroga fino a fine anno per le Cilas asseverate del superbonus e sulla rateizzazione dei versamenti tributari e previdenziali società sportive. Parole che aprono la contesa in Commissione, vista l’attinenza della misura con i club calcistici di Serie A, che sarebbero tra i soggetti agevolati. La norma era già stata tema di scontro nei giorni scorsi, appare destinata a rimanerlo.

Le opposizioni contestano il metodo della gestione dell’iter parlamentare ed il merito delle proposte. Ubaldo Pagano del Pd incalza: “Il problema è nella maggioranza, temiamo che l’obiettivo di una parte del governo sia quello di arrivare a non approvare alcuna modifica”. Marco Grimaldi di Avs sottolinea che al momento con il governo e la maggioranza “non c’è nessun accordo né sul merito né sul metodo”. Mentre Luigi Marattin di Italia Viva chiosa: per ora “solo titoli”, si continua a perdere tempo”. Critica anche la Cgil, che oggi è scesa in piazza con una mobilitazione in diverse città.

La manovra non affronta i problemi del Paese“, incalza il segretario della Cgil, Maurizio Landini. “La gente non arriva alla fine del mese, i salari sono tra i più bassi d’Europa, i livelli di precarietà sono altissimi – prosegue – i giovani sono costretti ad andarsene dal Paese, c’è un’evasione fiscale che è la più alta d’Europa”. Domani, dopo il deposito degli emendamenti del governo e dei relatori, trascorreranno diverse ore per i subemendamenti, poi la Commissione potrebbe proseguire i lavori o proseguire domenica. Ma il voto finale non dovrebbe arrivare prima di lunedì sera.

Aumento sulle sigarette “fai-da-te”

Rollarsi una sigaretta dal 1° gennaio 2023 – come riporta Il Sole24Ore costerà di più. In arrivo aumenti fino a 40 centesimi per le bionde fai da te. Il governo aggiusta il tiro sulle nuove tasse sul tabacco e nel riequilibrare il peso delle accise tra le diverse tipologie di prodotti, di nuova e vecchia generazione, a farne le spese è il tabacco trinciato. Così dopo l’aumento delle tasse sulle cartine degli ultimi anni ora nel mirino ci finisce anche la materia prima, ossia il tabacco venduto sfuso, appunto in pacchetti da 30 grammi.

Con un emendamento al Ddl di bilancio, ora all’esame della Camera, l’accisa minima specifica per il trinciato arriverà a toccare i 140 euro il chilogrammo. Con questo incremento la Ragioneria stima di incassare circa 50 milioni per il 2023 che consentono all’esecutivo di ridurre il prelievo di 48 milioni sulle sigarette tradizionali previsto nel Ddl presentato alla Camera e che andava a incidere soprattutto sui prodotti a basso costo.

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