“La Legge di Bilancio, così com’è, ancora non garantisce quel colpo d’ala indispensabile per far ripartire occupazione, investimenti e politiche industriali nel Paese”. Lo ha affermato il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, intervenendo al consiglio del sindacato piemontese, che si riunito oggi a Torino.
“Non si esce dalla crisi – ha aggiunto – senza concertare un percorso di sviluppo condiviso che possa sostenere il rispetto degli impegni. Per queste ed altre ragioni come sindacato siamo chiamati a proseguire l’iniziativa di mobilitazione a livello nazionale e territoriale per cambiare l’impostazione della politica economica del Governo”. “Alcuni capitoli della legge di bilancio – ha detto Sbarra – sono condivisibili e recepiscono le nostre rivendicazioni, come la riduzione del cuneo fiscale a beneficio del lavoro, che peraltro rimane ancora troppo debole.
“Non si esce dalla crisi – ha aggiunto – senza concertare un percorso di sviluppo condiviso che possa sostenere il rispetto degli impegni. Per queste ed altre ragioni come sindacato siamo chiamati a proseguire l’iniziativa di mobilitazione a livello nazionale e territoriale per cambiare l’impostazione della politica economica del Governo”. “Alcuni capitoli della legge di bilancio – ha detto Sbarra – sono condivisibili e recepiscono le nostre rivendicazioni, come la riduzione del cuneo fiscale a beneficio del lavoro, che peraltro rimane ancora troppo debole.
Bene anche la cancellazione del superticket sanitario e l’annunciata stretta all’evasione fiscale. Nel complesso, però, la politica economica resta fiacca per intensità”. Per Sbarra” Bisogna rinnovare e rispettare i contratti del pubblico impiego e avviare un grande piano di reclutamento che interessi in particolare i comparti della scuola e della sanità. Sulle politiche sociali e il sostegno alla non autosufficienza, come pure sul sacrosanto diritto a una vera rivalutazione degli assegni pensionistici, siamo ancora in alto mare. Manca la massa critica sugli investimenti, non si interviene adeguatamente sul risanamento idrogeologico, sblocco dei cantieri e sulle infrastrutture materiali per collegare i territori e per connettere il Paese all’Europa”
Redazione Calabria 7.