Mare “sporco” in Calabria, Occhiuto se la prende con i sindaci e Alecci li difende: “Pietoso scaricabarile”

Il consigliere regionale del Pd richiama il governatore alle sue responsabilità e lo invita a non nascondersi agli occhi dei calabresi

“Ancora una volta, dopo aver ascoltato le parole del presidente Occhiuto, rimango perplesso e dispiaciuto. Mi riferisco alle dichiarazioni relative alle problematiche sulla depurazione e sull’inquinamento dei mari nelle coste calabresi. Nel suo intervento, il presidente punta il dito contro i sindaci, incapaci secondo lui di spendere i soldi avuti dalla Regione per la depurazione e di effettuare i dovuti controlli sugli scarichi abusivi. E’ deludente assistere ad un presidente che piuttosto che essere al fianco del “proprio esercito” in trincea sui territori, lo mortifica attraverso un pietoso scaricabarile”. E’ quanto dichiara in una nota il consigliere regionale del Partito democratico Ernesto Alecci. “Innanzitutto, occorre chiarire che l’iter per lo stanziamento dei fondi per la depurazione da trasferire ai Comuni, è iniziato con la delibera di Giunta Regionale n. 179 di fine aprile. Tali fondi – aggiunge – sono stati, poi, inviati ai Comuni solo a giugno inoltrato, con gravissimo ritardo, su una problematica già ampiamente nota, che andava affrontata con largo anticipo”.

“Occhiuto si prende le proprie responsabilità”

“Occhiuto si prende le proprie responsabilità”

Alecci richiama Occhiuto alle sue responsabilità e lo invita a non nascondersi agli occhi dei calabresi. “Per gli addetti ai lavori – sottolinea il consigliere regionale dem – è fin troppo evidente il ritardo con cui tali risorse sono state inviate. Infatti, se si vuole pianificare la stagione estiva, i soldi andrebbero erogati diversi mesi prima, per dare agli uffici comunali il tempo necessario per spenderli nel miglior modo possibile. Un presidente vicino ai territori dovrebbe sapere che, spesso, gli uffici tecnici dei Comuni sono sguarniti di personale e quindi piuttosto che colpevolizzarli dovrebbe capire in che modo sostenerli e affiancarli, soprattutto nelle materie più delicate ed urgenti come alcune regioni hanno fatto. Quando poi cita i mancati controlli da parte sempre dei sindaci, forse non sa che esistono Comuni che ormai non hanno neppure un vigile e che tanti iniziano a consorziare questo servizio per mancanza di personale”.

La difesa dei sindaci

Altre Regioni sono intervenute per finanziare la nascita di questi consorzi con il fine di assumere agenti di polizia locale, perché in Calabria non si pensa a fare la stessa cosa? Si chiede Alecci che poi rincara la dosa: “Sinceramente, io ancora nella mia attività politica non ho mai conosciuto un sindaco felice di avere le acque del “proprio” mare sporche. Forse non sa il presidente, non avendo mai amministrato, che proprio i sindaci sono i primi a dover rispondere a cittadini, turisti e operatori economici quando il mare è sporco, andando a verificare di persona la situazione, mettendoci loro veramente la faccia, tra insulti e proteste. Senza considerare i mille problemi che li attendono al rientro in municipio. Queste persone andrebbero sostenute, oltre che con risorse economiche anche moralmente, in un periodo storicamente complicato per chi amministra. Dal presidente Occhiuto mi sarei aspettato ben altro, aizzare i cittadini contri i loro amministratori, anche per nascondere i propri ritardi, è veramente deludente”.

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