Maremoto a Stromboli, ecco i danni causati dall’onda di tsunami: prosegue il monitoraggio (VIDEO)

La cenere in discesa dal vulcano a seguito dell'esplosione sta creando alcuni disagi mentre l'onda di un metro e mezzo si è progressivamente affievolita

Si è progressivamente affievolita e non ha avuto nessuna conseguenza sulla terraferma e sulla navigazione l’onda di maremoto che si è verificato al largo dell’isola di Stromboli (LEGGI), alle Eolie. Un’onda di circa un metro e mezzo rilevata dalle boe di rilevamento in prossimità della ‘sciara del fuoco‘ che però non ha avuto conseguenze. A creare qualche problema è invece la cenere poiché sta scendendo dal vulcano a seguito di un’esplosione. Si segnalano disagi in particolare nella zona di Piscità, dove sono stati allontanati otto residenti.

“Dagli accertamenti immediatamente condotti – spiega la Prefettura di Messina – con la collaborazione della Capitaneria di Porto che, tramite l’ufficio Circondariale di Lipari, ha disposto l’uscita di una motovedetta che si è portata da Lipari verso Stromboli per intercettare la preannunciata onda così da valutarne meglio la portata, e in stretto raccordo con l’Arma dei Carabinieri ed il Sindaco di Lipari che aveva, nel frattempo, insediato il Centro Operativo Comunale, è stato possibile accertare che l’onda di maremoto si è progressivamente affievolita tanto da non comportare alcun fenomeno sulla terraferma, sia delle isole Eolie che delle coste siciliane o comunque recare disturbo alla navigazione”.

“Dagli accertamenti immediatamente condotti – spiega la Prefettura di Messina – con la collaborazione della Capitaneria di Porto che, tramite l’ufficio Circondariale di Lipari, ha disposto l’uscita di una motovedetta che si è portata da Lipari verso Stromboli per intercettare la preannunciata onda così da valutarne meglio la portata, e in stretto raccordo con l’Arma dei Carabinieri ed il Sindaco di Lipari che aveva, nel frattempo, insediato il Centro Operativo Comunale, è stato possibile accertare che l’onda di maremoto si è progressivamente affievolita tanto da non comportare alcun fenomeno sulla terraferma, sia delle isole Eolie che delle coste siciliane o comunque recare disturbo alla navigazione”.

La ricaduta di cenere

La Prefettura fa sapere che le attività del centro coordinamento soccorsi proseguiranno per un ulteriore approfondimento della situazione e, inoltre, per monitorare la ricaduta di cenere registrata, a seguito della attività effusiva, in località “Piscità” e che, al momento, ha comportato l’allontanamento di otto persone residenti in quella zona”. Il maremoto è stato generato alle 16.20 circa dal distacco dalla sciara del fuoco. Anche il comune di Bagnara Calabra, su segnalazione della Prefettura di Reggio Calabria aveva ha lanciato l’allarme (LEGGI) alla popolazione residente nella zona marina per il formarsi dell’onda anomala.

I danni

“Ho sentito il sindaco dell’Isola e sono in contatto con il Capo del Dipartimento di Protezione civile. Le notizie da Stromboli sono per fortuna rassicuranti: l’onda da tsunami di questo pomeriggio, alta un metro e mezzo, non ha fatto vittime ma solo danni non significativi” ha dichiarato Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. “Mi conforta sapere – ha aggiunto – che i sistemi di allarme abbiano funzionato e che il Centro operativo comunale sia stato prontamente istituito. Si lavora per dare temporanea sistemazione ad una trentina di cittadini invitati a lasciare a titolo precauzionale le proprie abitazioni”.

L’attività esplosiva

Due le frane di lava cadute in mare prima alle 14,10 e poi alle 16,35. C’è stato un trabocco lavico dall’area craterica Nord in concomitanza del quale è continuata un’intensa attività esplosiva alle bocche. Si è poi verificata un’esplosione più intensa dall’area craterica centro-meridionale. A partire dalle 15:28 si sono cominciati ad osservare dei piccoli crolli di materiale lungo la parte alta parte della Sciara del Fuoco e alle 15,31, mentre continuava il trabocco lavico e l’attività esplosiva, si è formato – spiega l’istituto – uno o più flussi piroclastici probabilmente innescato dal crollo di una parte dell’orlo craterico del settore Nord. Alle 16,19 la formazione di un altro grosso flusso piroclastico. Dal punto di vista sismico – conclude la nota Agi – l’ampiezza media del tremore vulcanico, si è attestata nel livello medio-alto con tendenza all’incremento.

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