“Beccati” con la droga a oltre 1.100 chilometri da casa… Il controllo di un’autovettura protagonista, poco prima, di una manovra azzardata sul tratto di SS 18 che attraversa Campora San Giovanni, frazione di Amantea. Gli occupanti del veicolo, tutti ragazzi dimoranti nella Provincia di Como ed in villeggiatura nella località balneare del tirreno, evidentemente agitati e nervosi. Queste le circostanze che hanno portato i Carabinieri della Compagnia di Paola – Aliquota Radiomobile – ad arrestare 3 ragazzi di 19 anni accusati, in concorso, del reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. I militari, impegnati a perlustrare la SS 18, nel tratto che da Amantea conduce alla frazione di Campora San Giovanni, hanno proceduto al controllo di una macchina notata, poco prima, mentre effettuava un’inversione di marcia in un tratto di strada in cui non era consentito. Data l’evidente agitazione degli occupanti, i Carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione veicolare e personale. Le attività di ricerca sono state estese, quindi, anche alla camera di un albergo della zona, dove i ragazzi avevano deciso di trascorrere un periodo di vacanza. I 19enni, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, sono stati posti ai domiciliari presso il luogo di temporaneo domicilio, in attesa della convalida dell’arresto. L’arresto è stato convalidato già ieri pomeriggio.
Il reato contestato è quello di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, in concorso.
Nel vano porta-oggetti dello sportello lato conducente sono stati rinvenuti 2 involucri, del peso di 1,6 grammi e 2,1 grammi, contenenti della marijuana; addosso ad uno dei ragazzi, invece, un bilancino di precisione elettronico, funzionante.
All’interno della stanza, nascosti tra gli effetti personali dei giovani, sono stati trovati altri 4 involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo di 100 grammi circa; materiale destinato al confezionamento dello stupefacente e la somma di oltre 1000 euro in banconote di piccolo e medio taglio.
Le analisi condotte con celerità dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dell’Arma dei Carabinieri hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate circa 324 dosi.