di Martina Gareri – “Questo spettacolo rappresenta la densità dei sentimenti, espressi in diverse declinazioni. Ci saranno momenti di riflessione, di svago, di passione, d’amore e a volte anche di sensualità: una sfera completa di emozioni e sentimenti”. Mario Biondi, voce black della musica italiana, ha voluto descrivere così lo straordinario e imperdibile spettacolo che offrirà al Teatro Politeama di Catanzaro il 9 maggio. “Non ho voluto legare il mio ultimo album, “Romantic”, semplicemente a una vena amorosa – spiega Biondi -. Il romanticismo è una buona medicina soprattutto in un periodo di sofferenze, come questo che stiamo vivendo, ma in generale anche quando si sta bene rappresenta un altro spazio utopico, un po’ sognatore, in cui si può immaginare qualsiasi cosa. Questo immaginare e sognare, però, vuol dire anche mettersi in gioco per realizzare l’opera, perché i sogni sono quella materia dalla quale possono nascere anche delle cose tangibili, delle realtà”.
Una vita dedicata alla musica
Una vita dedicata alla musica
Quella di Biondi è una vita dedicata alla musica: “Ho iniziato a 16 anni – afferma – e da allora fino al lockdown non mi sono mai fermato. Ho sempre dedicato la mia vita alla musica e al contatto con le persone: il periodo che ci ha visti chiusi mi ha fatto vivere la casa, la vicinanza con i miei figli, del tempo in più con la mia compagna e sono riuscito a dedicarmi a me stesso. Sono una di quelle persone che vede sempre il bicchiere mezzo pieno e raramente mezzo vuoto”.
Ascoltare per arricchirsi e comprendere
Ascoltare per arricchirsi e comprendere, una filosofia che da sempre influenza i lavori del noto cantante:“Molte persone che conosco ascoltano sempre meno, hanno paura perché ascoltare è doloroso. A me invece permette di capire e arricchire il mio patrimonio, di comprendere cosa succede nel mondo, così da acquisire il mio bagaglio e trasferirlo in un progetto discografico. Fin dall’inizio della vita noi viviamo col suono, cresciamo nella pancia della mamma con i suoni – spiega -. Ecco, la musica è quella cosa che ci stacca dalla realtà, dal momento angosciante e doloroso che stiamo vivendo, e ci porta in una dimensione diversa dove si può immaginare qualsiasi cosa, in una specie di sonno veglia”.