Sequestrata cava abusiva nel comune di Martirano Lombardo, in provincia di Catanzaro: si tratta di un’area di circa 33.000 metri quadri
Nel corso di una mirata attività nelle zone soggette a vincolo paesaggistico, nel comune di Martirano Lombardo in località Case Pinnacchia, personale delle stazionI Carabinieri forestale di Nocera Terinese e di Lamezia Terme, hanno accertato che una cava abusiva di inerti continuava ad essere regolarmente coltivata.
Nel corso di una mirata attività nelle zone soggette a vincolo paesaggistico, nel comune di Martirano Lombardo in località Case Pinnacchia, personale delle stazionI Carabinieri forestale di Nocera Terinese e di Lamezia Terme, hanno accertato che una cava abusiva di inerti continuava ad essere regolarmente coltivata.
La coltivazione della cava andava avanti nonostante la revoca di una precedente autorizzazione, interessando anche superfici soggette al vincolo paesaggistico-ambientale.
In particolare i militari, avvalendosi anche di personale tecnico del comune di Martirano Lombardo, hanno riscontrato che la coltivazione della cava proseguiva nonostante l’emanazione di un provvedimento del comune di revoca di una precedente autorizzazione comunque scaduta di validità e, comunque, eseguiti in difformità della stessa autorizzazione già revocata.
I lavori inoltre hanno anche interessato delle superfici boscate, situate anche all’interno della fascia dei 150 metri dall’alveo del torrente Mentaro, entrambi contesti tutelati paesaggisticamente.
Dagli accertamenti, rilievi e misurazioni eseguite, successivamente anche elaborate con l’ausilio del SIM (Sistema informativo della montagna) è risultato che l’area interessata dalla cava e relativa area di deposito è di circa 33.000 mq, mentre è in corso di determinazione, l’ingente quantitativo di materiale inerte abusivamente prelevato.
L’imprenditore, committente dei lavori e titolare dell’autorizzazione scaduta e revocata ha ricevuto un deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per distruzione e deturpamento di bellezze naturali e per la violazione della normativa in materia di cave ed urbanistico-edilizia.
I carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo, regolarmente convalidato dall’Autorità Giudiziaria, tutta l’area interessata dall’esercizio dell’attività di cava e i tre escavatori.
Redazione Calabria 7