Marziale segnala a Polizia video con bimbo maltrattato

Padre e amico arrestati a Crotone per abusi su bimba disabile, Marziale: "Mi costituisco parte civile"

“Sto provvedendo a segnalare alla Polizia delle Comunicazioni e, loro tramite, all’autorità giudiziaria, un video che sta girando sui canali messenger dove un uomo, di nazionalità straniera, viene filmato mentre maltratta un bimbo di pochi mesi. L’aguzzino, con l’intento di fare stare sulle proprie gambe il piccolino, esercita su di esso una violenza indicibile.

E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che sottolinea: “l’importanza che ogni cittadino, più che fare cassa da risonanza di questi crimini, impari a denunciare immediatamente alle autorità preposte. E’ con la denuncia – sostiene – che si possono mettere le istituzioni inquirenti in condizioni tali da agire speditamente per individuare il responsabile ed assicurarlo alla giustizia, fermo restando le difficoltà derivanti da rogatorie internazionali ed altri cavilli che sarebbe auspicabile l’Unione Europea risolvesse celermente, essendo Internet ormai il volano di reati fra i più turpi contro l’umanità. Il riprodurlo come fosse una catena di Sant’Antonio – continua Marziale – può al limite generare indignazione di massa, che è importantissima, ma la denuncia deve essere immediata. Non esiste più il ‘bambino lontano’. La tecnologia applicata alle comunicazioni rende i bambini di un ‘altro mondo’, cittadini di un mondo spazio-temporalmente senza limiti geografici, anche se permangono quelli burocratici, legislativi, che purtroppo dilatano i tempi di intervento sanzionatorio. L’importante – conclude – adesso è che chiunque impari che al cospetto di una violenza su un bambino tutti siamo obbligati a denunciare alle autorità non a gridare sui social e basta, così come è importante che quell’essere cosi disumano e violento paghi senza sconti la condanna più esemplare che possa essergli inflitta”.

E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, che sottolinea: “l’importanza che ogni cittadino, più che fare cassa da risonanza di questi crimini, impari a denunciare immediatamente alle autorità preposte. E’ con la denuncia – sostiene – che si possono mettere le istituzioni inquirenti in condizioni tali da agire speditamente per individuare il responsabile ed assicurarlo alla giustizia, fermo restando le difficoltà derivanti da rogatorie internazionali ed altri cavilli che sarebbe auspicabile l’Unione Europea risolvesse celermente, essendo Internet ormai il volano di reati fra i più turpi contro l’umanità. Il riprodurlo come fosse una catena di Sant’Antonio – continua Marziale – può al limite generare indignazione di massa, che è importantissima, ma la denuncia deve essere immediata. Non esiste più il ‘bambino lontano’. La tecnologia applicata alle comunicazioni rende i bambini di un ‘altro mondo’, cittadini di un mondo spazio-temporalmente senza limiti geografici, anche se permangono quelli burocratici, legislativi, che purtroppo dilatano i tempi di intervento sanzionatorio. L’importante – conclude – adesso è che chiunque impari che al cospetto di una violenza su un bambino tutti siamo obbligati a denunciare alle autorità non a gridare sui social e basta, così come è importante che quell’essere cosi disumano e violento paghi senza sconti la condanna più esemplare che possa essergli inflitta”.

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