Il gip del tribunale di Reggio Calabria, Vincenza Bellini, in accoglimento dell’istanza presentata dai legali di fiducia di Amedeo Matacena (Marco Tullio Martino del foro di Reggio Calabria e Renato Vigna del foro di Palmi) ha annullato il mandato di cattura che era pendente nei confronti dell’ex parlamentare di Forza Italia condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e latitante a Dubai disponendo contemporaneamente la restituzione di tutti i beni all’avente diritto. Gli avvocati Vigna e Martino, sulla scorta di importanti elementi di novità che avevano dimostrato incontrovertibilmente la provenienza lecita dei beni in capo al Matacena, in particolare una perizia d’ufficio esperita in altro procedimento dinanzi alla corte d’assise di appello, hanno avanzato una nuova istanza di revoca della misura cautelare sul presupposto che non potesse sussistere intestazione fittizia volta deludere le misure di prevenzione rispetto a beni che si era dimostrato in altra sede essere di provenienza lecita ed acquisiti con provviste legittime.
Atteso processo a carico di Matacena
Atteso processo a carico di Matacena
Il gip con una motivazione articolata che ha tuttavia salvaguardato ancora il merito del processo che dovrà essere celebrato nel prossimo futuro, ha disposto in accoglimento dell’istanza difensiva la revoca della custodia cautelare in carcere ed il dissequestro di tutti i beni. Con una nota l’avvocato Martino fa sapere altresì che da ultimo anche il procuratore generale della Corte di Cassazione rispetto ad un precedente ricorso avanzato sempre degli avvocati Martino e Vigna con udienza che si sarebbe dovuta celebrare il 7 settembre 2022 aveva chiesto per iscritto l’annullamento dell’ordinanza scaturita dall’operazione Breakfast (che era pendente e che oggi è stata revocata).
