di Gabriella Passariello- Una vera e propria struttura organizzata, che tra i vari artifici utilizzati per il rilascio dei permessi di soggiorno, a favore principalmente di cittadini cinesi, ricorreva anche alla combinazione di matrimoni o convivenze fittizie con cittadini italiani, ricevendo in cambio somme di denaro che si aggiravano tra i mille e i duemila euro. Il gup del Tribunale di Catanzaro Barbara Saccà ha rinviato a giudizio 17 dei 21 imputati coinvolti nell’inchiesta, che aveva portato la Squadra mobile di Catanzaro a notificare un’ordinanza di misura cautelare per sette persone, sgominando un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A giudizio Antonio De Santis; Giovanni De Santis; Giuseppe De Santis, Rita Laface, Giancarlo Longo, Mariagrazia Macario, Rita Maletta, Roberto Maletta, Vittorio Nicoletta, Celeste Emanuela Oliverio, Lorenzo Pontiero, Emanuela Concetta Scalise, Antonio Silipo, Cesare Votta, Busheng Wang, Xiunzhen Xiang, Junwei Yiu, detta Rosa e Jingag Zhao. Il processo nei loro confronti inizierà il prossimo 6 aprile davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro, stralciata invece al 15 giugno la posizione dei cinesi Janmeni Lin, Yunmei Wei, Zhenua Wang, difesi dall’avvocato Tiziano Veltri, per i quali si è reso necessario disporre nuove notifiche.
Il sodalizio
Il vertice del sodalizio sarebbe stato costituito da due coniugi italiani, Rita Maletta e Cesare Votta e da una cittadina cinese, Yu Jinwei, conosciuta con il nome di Rosa. Quest’ultima avrebbe reclutato i suoi connazionali, che in mancanza di altri requisiti leciti, erano interessati a rinnovare il titolo di soggiorno attraverso questo meccanismo fraudolento, mentre i coniugi di nazionalità italiana, suoi stretti collaboratori, si occupavano di individuare le persone disposte a formalizzare matrimonio o convivenza con soggetti in realtà sconosciuti, dietro la promessa di ottimi e facili guadagni. I promotori dell’organizzazione, oltre che dell’assistenza logistica, si sarebbero occupati anche di organizzare il matrimonio e garantire così ai cittadini stranieri, tutti i vantaggi che ne derivavano, traendone cospicui profitti.
Il collegio difensivo
Nel processo sono impegnati tra gli altri gli avvocati Antonio Ludovico, Alessia Mazza, Vittorio Ranieri, Tiziano Veltri, Giuseppe Menzica, Luigi Ciambrone, Antonio Lomonaco, Francesco Severino