Mattarella nomina trenta Alfieri della Repubblica, ci sono anche tre calabresi

Si tratta di giovani che si sono resi protagonisti di gesti di "cooperazioni, amicizia e inclusione"
alfieri della repubblica

Solidarietà e accoglienza: questi i temi che hanno animato i trenta giovani nominati Alfieri della Repubblica dal capo dello Stato Sergio Mattarella che ha conferito l’attestato di onore a giovani che si sono resi protagonisti di gesti di “cooperazioni, amicizia e inclusione”. Tra loro, anche tre calabresi.

Il tempo libero al servizio degli altri

Il tempo libero al servizio degli altri

Maria Grazia Fragale, 18 anni di Serrastretta. Questa la motivazione: “Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe e per aver aiutato alcuni rifugiati ucraini nell’apprendimento della lingua italiana. Nonostante la giovane età, Maria Grazia ha deciso di mettere una grande parte del proprio tempo libero al servizio degli altri. Le sue energie sono rivolte principalmente verso i bambini per i quali organizza attività in parrocchia cercando, attraverso la recitazione, il canto, la musica e i giochi, di trasmettere loro alcuni valori fondamentali, primo tra tutti quello della convivenza pacifica e della solidarietà”.

Sottolineata la “generosità” e lo “spirito di accoglienza anche nei confronti di una ragazza ucraina, che ha affiancato a scuola e aiutato, con grande discrezione, facilitandone l’inserimento all’interno della classe. Non ha fatto mancare il proprio aiuto per l’apprendimento della lingua italiana ad altri rifugiati ucraini, ospiti temporaneamente nel nostro Paese”.

Impegno sociale e volontariato in favore dei ragazzi più deboli

Nominata Alfiere anche Elisaveta Petronela Merfu, 20 anni residente a Scalea, “per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita. Ragazza di origini rumene, dall’età di nove anni Elisaveta Petronela ha partecipato a un progetto di Save the Children, che mirava a stimolare la partecipazione dei giovani alla vita scolastica. Nel periodo delle scuole medie ha iniziato a frequentare il Punto Luce, uno spazio ad alta densità educativa, in cui Elisaveta Petronela ha trovato opportunità formative ed educative che la sua famiglia non le avrebbe potuto garantire”.

Proprio in quegli anni, Elisaveta Petronela ha deciso di “impegnarsi come componente attiva della rete Crescere al Sud, realizzando inchieste sui diritti negati a bambini e ragazzi nel territorio di Scalea e partecipando a iniziative antimafia. È tra i membri fondatori del gruppo Sottosopra Scalea – Movimento giovani per Save the Children, che promuove campagne contro il bullismo e le discriminazioni. Da beneficiaria che era, adesso è una volontaria del Punto Luce impegnata nei laboratori di cittadinanza attiva”.

L’importanza della condivisione e il valore del cibo

Tra i nominati Alfieri anche Francesco Spataro, 17 anni residente a Celico, “per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo”.

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