Tre autocarri, quattro computer, tre decespugliatori, varie matasse di ferro e di chiudo, persino i pneumatici di una Fiat Panda e di un’Audi A5. E’ quanto ignoti hanno rubato all’interno di un’azienda di Catanzaro, il cementificio Cal.bi. in srl, già sottoposta a sequestro dal Tribunale nell’ambito dell’inchiesta denominata “Coccodrillo”, condotta dagli uomini della Guardia di finanza sotto il coordinamento della Procura guidata da Nicola Gratteri. A denunciare l’episodio ai carabinieri è stato l’amministratore unico della società che si è accorto di quanto avvenuto quasi per caso. L’uomo ha raccontato, infatti, ai militari dell’Arma di essersi recato in azienda insieme alla moglie e di aver notato delle anomalie sul cancello.
Entrato nel cantiere si è reso conto del danneggiamento della porta d’ingresso dell’edificio adibito a ufficio e magazzino e ha capito che si trattava di un vero e proprio furto. Assistito dagli avvocati Enzo De Caro, Piero Mancuso e Saverio Loiero ha deciso di sporgere querela contro ignoti e i carabinieri hanno così avviato un’indagine per fare luce sulla vicenda. L’ammontare del danno sarebbe di oltre 100mila euro.
Entrato nel cantiere si è reso conto del danneggiamento della porta d’ingresso dell’edificio adibito a ufficio e magazzino e ha capito che si trattava di un vero e proprio furto. Assistito dagli avvocati Enzo De Caro, Piero Mancuso e Saverio Loiero ha deciso di sporgere querela contro ignoti e i carabinieri hanno così avviato un’indagine per fare luce sulla vicenda. L’ammontare del danno sarebbe di oltre 100mila euro.