Maxi operazione contro la ‘ndrangheta, duro colpo alla famiglia Giorgi: 33 arresti (NOMI)

Traffico internazionale di droga, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione i reati contestati nell'ambito dell'operazione "Platinum-Dia"
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Sono 33 le persone arrestate in Italia a seguito della maxi operazione contro la ‘ndrangheta coordinata dalla Procura di Torino. Si tratta di Gianfranco Violi (45 anni); Andrea Aurora (31 anni); Giuseppe e Mario Vazzana (56 e 59 anni); Domenico Aspromonte (47 anni); Valter Cesare Marvelli (38 anni); Piero Filippo Colacicco; Fabio Cardella (46 anni); Domenico (58 anni), Francesco (55 anni), Giovanni (49 anni), Antonio (35 anni), Iolanda (34 anni), Sebastiano (48 anni), Antonio (31 anni) Giorgi; Pietro Parisi (41 anni); Vincenzo Smimmo (53 anni); Luciano Vacca; Mario e Ubaldo Piredda (56 e 24 anni); Stefano Sanna (29 anni); Roberto Schirru (33 anni); Marinella Matta (68 anni); Valentina Murgia (28 anni); Giorgia Fadda (29 anni); Domenico Napoli (35 anni); Sebastiano Signati (45 anni); Giuseppe Romeo (35 anni).A questi si aggiungono 44 indagati, 42 perquisizioni e il sequestro preventivo di 5 società, 12 immobili, denaro contante e beni per 5 milioni di euro. In Germania le persone arrestate sono 3, con 52 indagati, 46 perquisizioni e il sequestro preventivo di beni per 2 milioni di euro.

Operazione Platinum Dia

Operazione Platinum Dia

Traffico internazionale di droga, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione e altri reati, aggravati dalle modalità mafiose nell’ambito dell’operazione “Platinum-Dia” cui hanno preso parte le forze dell’ordine di Italia, Germania, Spagna e Romania. È stata smantellata un’organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetista cha faceva capo alla famiglia Giorgi (detti ‘Boviciani’=, di San Luca (Rc) con ramificazioni, oltre che in Calabria, in Piemonte, Lombardia, Sardegna, Sicilia e nel land del Baden-Württemberg, in Germania. Le indagini nei confronti della famiglia Giorgi, fra le altre cose, hanno consentito di accertare il legame tra gli associati uniti da vincolo familiare, ma anche la centralità del Piemonte. Da quanto emerso dalle indagini, i Giorgi avevano rapporti con la famiglia Assisi – Nicola e il figlio Patrick, all’epoca latitanti – per l’approvvigionamento di cocaina dal Brasile, e con Giuseppe Romeo detto “Maluferru” per ‘scaricare’ la cocaina nei porti di Anversa, Rotterdam e Amburgo. É stato documentato dagli inquirenti come i Giorgi avessero intavolato trattative in Olanda e Belgio con albanesi, colombiani e romeni per ottenere grosse quantità di droga, ma anche in Spagna (Barcellona) con marocchini per l’hashish e la cocaina. I capitali ottenuti con il narcotraffico – sempre secondo quanto emerso dalle indagini – venivano quindi impiegati in Italia e Germania in attività di ristorazione, commercio di generi alimentari, importazione e vendita di automobili. In particolare, in Italia sono state arrestate 30 persone, con 44 indagati, 42 perquisizioni e sequestro preventivo di 5 società, 12 immobili, denaro contante e beni per 5 milioni di euro.

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