Maxi-sequestro di carni e insaccati in Calabria, i Nas chiudono macelleria abusiva

Riscontrate irregolarità di carattere igienico – sanitario in un'attività gestita da un pregiudicato reggino al quale era già stata revocata la licenza

I militari della Compagnia di Bianco, supportati da personale del N.A.S. di Reggio Calabria, nel corso della giornata di mercoledì 13 aprile, hanno condotto mirati controlli nei confronti di alcune attività commerciali nei Comuni della Locride, all’esito dei quali sono state contestate diverse sanzioni amministrative per il mancato rispetto della specifica normativa nazionale e comunitaria in materia di sicurezza alimentare, ma anche denunce in stato di libertà ed ingenti sequestri. L’attenzione dei carabinieri – i cui accessi ispettivi sono avvenuti in contemporanea – si è focalizzata su quelle attività più frequentate nella settimana d’avvento alla Pasqua.

Ispezioni nei bar

Ispezioni nei bar

Tre i bar – pasticceria con annesso laboratorio controllati su Bianco, ove i militari hanno elevato a due di questi sanzioni amministrative per un ammontare di 5.000 euro: nel primo caso sono state rinvenute all’interno dei frigoriferi delle uova prive della prevista tracciabilità, oltre che rilevata la mancata predisposizione delle schede di monitoraggio HACCP, mentre nel secondo caso dovranno essere esperiti accertamenti più approfonditi – con l’ausilio del Dipartimento di Prevenzione del locale Asp – circa la reale sussistenza dei titoli autorizzativi di una pasticceria, il cui titolare è stato anche sanzionato per criticità igienico strutturali dei locali laboratorio dove avveniva la preparazione degli impasti dolciari.

Il sequestro nella macelleria

Tuttavia è presso una macelleria sita nel centro di Brancaleone che i militari dell’Arma hanno registrato le maggiori irregolarità di carattere igienico – sanitario, procedendo al sequestro di 143 chili di carni ed insaccati privi di tracciabilità, oltre che di 7 ovicaprini, rinvenuti nelle celle frigo: l’attività commerciale, sotto l’occhio investigativo degli inquirenti poiché condotta da un soggetto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, era già stata sospesa nel mese di maggio 2021, a seguito di revoca della licenza al proprietario, il quale ora dovrà rispondere, oltre che della violazione degli obblighi inerenti la misura cui è sottoposto, anche di macellazione clandestina di animali, reato che prevede l’ammenda fino a 150.000 euro.

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