Si è tenuta oggi l’udienza preliminare per il reato di falso materiale ed ideologico nella redazione della cartella clinica dell’ex presidente del Catanzaro Calcio Giuseppe Cosentino. L’ex patron della compagine giallorossa è morto il 13 luglio 2020 nel reparto di Rianimazione del Policlinico Mater Domini di Catanzaro dove era stato ricoverato per delle complicazioni emerse in seguito ad un intervento chirurgico eseguito nella Casa di Cura Caminiti di Villa San Giovanni. I familiari hanno inteso far chiarezza sul decesso di Giuseppe Cosentino denunciando l’accaduto. Quattro i medici rinviati a giudizio dal gup di Reggio Calabria con l’accusa di omicidio colposo: Antonio Diomede Trimarchi 62enne di Palmi chirurgo responsabile dell’equipe operatoria della clinica privata; Maurizio Tescione anestesista 70enne di Reggio Calabria; Domenico Antonio Foti 53enne di Reggio Calabria consulente cardiologo; Luca Messina 44enne reggino medico di guardia della casa di cura.
Medici accusati di aver falsificato la cartella clinica
Medici accusati di aver falsificato la cartella clinica
Al chirurgo Trimarchi e al medico di guardia Messina sono stati chiamati a rispondere anche di falso materiale ed ideologico nella redazione della cartella clinica di Giuseppe Cosentino. Condotte delittuose aggravate dalla circostanza di aver agito con la volontà di occultare la propria responsabilità penale nel processo in corso che li vede imputati per omicidio colposo. Oggi durante l’udienza preliminare è stata ammessa come parte civile la figlia Ambra Cosentino. Il suo legale di fiducia, Ettore Tigani, ha chiesto di chiamare in causa il responsabile civile, la Casa di cura Caminiti. L’udienza è stata rinviata al 24 ottobre 2023 per consentire la citazione a giudizio della struttura sanitaria privata.