“Mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare l’incolumità degli operatori sanitari, in modo che gli stessi possano svolgere il proprio lavoro in piena serenità d’animo e di giudizio”.
E’ quanto chiede l’Ordine dei medici di Crotone facendo riferimento alle continue aggressioni subite dai sanitari nel corso della loro attività rivolta al pubblico, l’ultima delle quali risale alla serata di sabato scorso quando un dirigente medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio è stato aggredito, verbalmente e fisicamente, insieme a due infermieri da un uomo che pretendeva di essere visitato immediatamente. Ma l’Ordine rivela anche che alcuni giorni prima, il 6 dicembre scorso, la stessa sorte è toccata ad una dottoressa in servizio presso la postazione di guardia medica di Crotone.
E’ quanto chiede l’Ordine dei medici di Crotone facendo riferimento alle continue aggressioni subite dai sanitari nel corso della loro attività rivolta al pubblico, l’ultima delle quali risale alla serata di sabato scorso quando un dirigente medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio è stato aggredito, verbalmente e fisicamente, insieme a due infermieri da un uomo che pretendeva di essere visitato immediatamente. Ma l’Ordine rivela anche che alcuni giorni prima, il 6 dicembre scorso, la stessa sorte è toccata ad una dottoressa in servizio presso la postazione di guardia medica di Crotone.
“Il preoccupante susseguirsi di episodi di intimidazione e di violenza – si legge in una nota dell’Ordine provinciale di Crotone – ci costringe ad assistere al continuo oltraggio dei colleghi medici, offesi nella propria dignità professionale ed umana da un sistema che non garantisce ancora condizioni di sicurezza e continua a sovraesporre a rischi, talvolta anche della vita, chi opera in campo sanitario e che ha visto l’Ordine dei medici costituirsi anche parte civile”. Chiedendo interventi per garantire la sicurezza dei sanitari, l’Ordine ribadisce “la necessità che le forze politiche e sociali e le istituzioni tutte, si facciano direttamente carico del problema nella difesa dei loro medici e di tutti gli operatori sanitari, impegnati al servizio della collettività per la tutela della salute dei cittadini, bene garantito dall’art. 32 della Costituzione, tra l’altro impegnati in un territorio che, per le condizioni note, già da diversi anni soffre di particolari disagi non da ultime le condizioni strutturali delle guardie mediche e del pronto soccorso, la cui ristrutturazione si spera passi al più presto dai proclami ai fatti”.
L’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Crotone, che si è già reso promotore nel novembre 2018 di un incontro a carattere nazionale con la partecipazione di tutte le più alte istituzioni, nonché nello scorso mese di settembre di un corso di aggiornamento riguardante la violenza nei confronti degli operatori sanitari, esprime la totale solidarietà e vicinanza ai colleghi per i vili e deplorevoli gesti.
Redazione Calabria 7