Medici Mater Domini di Catanzaro minacciano sciopero, negate retribuzioni accessorie

Dichiarato dai sindacati lo stato di agitazione della dirigenza medica e sanitaria con la programmazione di un’altra assemblea

“Nell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro restano ancora inattuati gli istituti contrattuali della dirigenza ed in particolare l’attribuzione integrale del trattamento accessorio 2019”. A denunciarlo sono in maniera congiunta Accorinti e Zucco della Federazione Cisl Medici, Brescia e De Leonardis della Aaroi-Emac, Giancotti dell’Anaao-Assomed, De Francesco della Fassid-Sinafo. Sindacati che denunciano come il pagamento di tali spettanze non sia stato versato “malgrado siano stati perfezionati e sottoscritti gli accordi decentrati già da diversi mesi”. “Quindi, un comportamento da parte del commissario straordinario – si legge in una nota diramata dai sindacati dei medici – sprezzante delle norme contrattuali e delle relazioni sindacali, ma soprattutto dell’abnegazione dei medici, dei biologi e dei farmacisti che non sono stati compensati delle condizioni di particolare disagio e dell’impegno professionale profuso nella fase di emergenza per la lotta al Covid-19. Adesso, dopo diversi mesi viene messo in dubbio perfino l’accordo sottoscritto, accordo che sarà oggetto di una inspiegabile convocazione per interpretare clausole di chiara comprensione”.

Norme contrattuali violate

Norme contrattuali violate

“Né si può giustificare – afferma il sindacato dei medici – tale dilatorio comportamento con quello dell’Organismo di Valutazione che appare violare le norme contrattuali con inaccettabili incursioni su materie di natura pattizia e con quello del Collegio Sindacale che sembra mettere in dubbio addirittura delibere già passate al vaglio dello stesso organismo pro tempore, senza rispettare i limiti temporali per i rilievi. Condotte che all’apparenza sembrerebbero legate alla intransigenza per l’applicazione delle regole ma che poi si scontrano su palesi contraddizioni normative e sull’assenza di considerazioni per simili aspetti contrattuali relativi ad altra categoria di personale (comparto!) che ha già percepito l’incentivo. Pertanto, creando una evidente disparità di trattamento con il personale del comparto e mortificando le legittime aspettative dei dirigenti, il pressappochismo della gestione Commissariale con l’ambiguità di alcuni organismi limitano e condizionano la giusta valorizzazione ed il rispetto dell’attività svolta dal personale medico e sanitario. Ed allora sorgono spontanee alcune ipotesi”.

Dichiarato lo stato d’agitazione

“Le risorse dei fondi contrattuali della dirigenza sono state “distratte” ed utilizzate per altri fini violando le norme? Le “reiterate perdite di esercizio” o il mancato accantonamento delle risorse contrattuali sono la causa della omessa applicazione dell’istituto contrattuale? E’ inaccettabile la condotta del Commissario Straordinario Avv. Giuseppe Giuliano che invece di garantire serenità al personale sanitario che, da sempre si sta prodigando per il bene dei cittadini, rimane indifferente ai loro diritti ed alle prerogative contrattuali determinando un palese clima di conflittualità. Per tali ragioni l’assemblea del personale indetta da CISL MEDICI, AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, FASSID-SINAFO ha deciso, a partire dal 1 ottobre, di dichiarare lo stato di agitazione della dirigenza medica e sanitaria con la programmazione di un’altra assemblea che si terrà giorno 4 ottobre per valutare ulteriori forme di protesta fino alla proclamazione di una giornata di sciopero”.

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