Medicina a Cosenza, Occhiuto: “Desidero che le menti migliori non partano più” (VIDEO)

Il presidente della Regione Calabria ha convocato i sindaci in Cittadella per presentare il nuovo sistema idrico calabrese
occhiuto

di Danilo Colacino – Ci sono i Cobas in protesta, davanti all’ingresso della Cittadella, in rappresentanza dei precari dell’ospedale cosentino Annunziata. Ma, al di là delle porte dell’ente, anche i sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, e Cosenza, Franz Caruso. L’occasione? L’incontro con il presidente Roberto Occhiuto per discutere della nuova era, per così dire, di Sorical e del sistema idrico calabrese. Ma la domanda sui medici cubani, rivolta al governatore dai giornalisti presenti, sposta subito il perno della discussione. Il fulcro diventa allora la Sanità.

Medici cubani in Calabria

Medici cubani in Calabria

“Sono 50 e li ho incontrati proprio stamani – esordisce Occhiuto sui dottori caraibici – cogliendone la voglia di iniziare a lavorare il prima possibile. Basta polemiche, dunque. Non toglieranno il posto a nessuno. E in pochissimi mesi, dopo la formazione prevista, andranno a implementare l’organico di ospedali di ‘frontiera.’ Dove ci sarebbero voluti tre anni per avere i medici formati che occorrono”. Occhiuto, tuttavia, risponde pure su Medicina a Cosenza: “Io desidero che le menti migliori non partano più per andarsi a costruire un bagaglio di conoscenze fuori regione. Il resto mi interessa poco. Mi preme invece che ci siano le giuste proporzioni fra le varie Facoltà e il numero di abitanti complessivo. Mentre ho molto meno riguardo per le rendite di posizione. In conferenza dei Rettori, di recente, ho votato pro Catanzaro per la costituzione di nuovi Corsi. Lo stesso farò adesso per Cosenza“.

Caruso: “Il mondo va avanti”

E a fargli eco è proprio il sindaco della città brutia, Franz Caruso: “Tra noi e Catanzaro, i rapporti sono ottimi. Qualcuno forse è rimasto agli anni Settanta. Alle contrapposizioni e ai campanilismi insensati di allora. Ma il mondo va avanti. E noi avremo le nostre specializzazioni come Catanzaro le sue. E se qui vogliono istituire altri Corsi, facciano pure”.

Un po’ meno conciliante Fiorita: “Ieri la politica catanzarese ha dato dimostrazione di compattezza, dimenticandosi una volta tanto al di là dei differenti posizionamenti. Perché sono stati rotti degli equilibri a danno del capoluogo. E ora toccherà ripristinarli, magari aprendo qui da noi le Facoltà di Ingegneria, Lettere e così via. Mi auguro possa accadere presto”.

Sistema idrico calabrese

“Siccità, ma poi acqua che si perde per le condotte fatiscenti. Questo non può e non deve più accadere. Serve infatti la massima efficienza”. Parola del presidente Roberto Occhiuto, che per presentare il nuovo sistema idrico calabrese ha convocato stamani i sindaci in Cittadella. “A loro – ha spiegato – abbiamo reso noto il nostro cronoprogramma e soprattutto parlato del delicato compito affidato a Sorical. Adesso con la responsabilità di essere soggetto unico nella gestione delle acque. Ma sempre con l’immancabile ausilio dei Comuni. Certo, liberarsi dei soci privati di Sorical, non è stato agevole. Ma l’ente si è adoperato per avere una società interamente pubblica con cui interfacciarsi”.

Sul fare squadra con i Comuni ha poi puntato anche il neo dg di Sorical Giovanni Paolo Marati: “Dovremo essere tutti uniti. Io sarò al lavoro insieme agli altri per far partire a breve il servizio integrato. Serviranno interventi, però. E sul territorio sono fondamentali gli enti locali. A noi compete viceversa il diritto-dovere di garantire un servizio efficiente e il nostro know how tecnico per qualsiasi esigenza”. A chiudere l’Au della stessa società, Cataldo Calabretta, che ha sostenuto: “Le nostre peculiarità ci hanno permesso di prendere in mano la situazione. Ora avremo circa sei mesi di transizione, cercando di porre rimedio a disfunzioni e ritardi accumulatisi nel tempo. È chiaro, tuttavia, che puntiamo di andare a pieno regime massimo entro il 2026 o l’inizio del 2027. Ma se il piano sarà rispettato, potremo agire anche sulla raccolta delle acque reflue e così via”.

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