Una 14enne di Ruffano, in provincia di Lecce, è morta nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Bari, dove era stata ricoverata dopo essere entrata in coma irreversibile due giorni dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid. Aperta un’inchiesta per fare chiarezza sulle cause del decesso. I genitori della ragazza di origine marocchina e residenti da anni in Italia, infatti, hanno presentato un esposto in Procura richiedendo al pubblico ministero l’esame autoptico.
La visita, il ricovero e il decesso
La visita, il ricovero e il decesso
Il giorno seguente alla seconda dose del siero Pfizer, la donna ha lamentato malessere e forti dolori, oltre ad un evidente gonfiore all’occhio. Subito dopo una visita alla guardia medica locale è stato suggerito il ricovero. Si è recata in ospedale per sottoporsi ad una prima Tac, all’esito della quale – come riporta Libero – non sono state riscontrate particolari problematiche.
Dopo una seconda Tac sarebbe emersa la presenza di una forma tumorale. Le condizioni di salute della ragazza sono peggiorate ed è entrata in coma irreversibile. La morte si sarebbe verificata, secondo quanto affermato dal personale sanitario, a causa di una forma di meningite. I familiari, non convinti e pieni di dubbi in merito, hanno chiesto sia fatta chiarezza su quanto accaduto e la verifica di una possibile correlazione tra l’aggravarsi delle condizioni di salute della figlia e la somministrazione del vaccino contro il Coronavirus. Le cause del decesso sono tuttora da accertare, la Procura ha sequestrato l’intera documentazione. Si resta in attesa dell’autopsia.
“La famiglia ha tutto il diritto di sapere cosa sia successo. Solo l’autopsia può accertare se ci siano correlazioni tra la morte e la vaccinazione”, ha dichiarato il legale, rappresentante dei genitori.