La Regione Calabria proprio non ha fortuna con i migranti quando si parla di emergenza Covid. Qualche giorno fa aveva suscitato molta indignazione la grafica collegata al bollettino quotidiano, che fotografa la situazione Covid in Calabria, che riportava, vicino al numero degli attualmente positivi, un asterisco con indicato il numero di migranti positivi al Coronavirus.
Ci fu una sommossa sui social e la grafica venne rimossa.
Ci fu una sommossa sui social e la grafica venne rimossa.
Ancora incertezze nel bollettino Covid
Ma, certe volte, la pezza è peggio del buco. Sì, perché leggendo il report quotidiano che la Regione Calabria diffonde sulla situazione Covid si può verificare, facendo un po’ di attenzione, che i migranti positivi vengono fatti sparire.
Sono collocati in una dimensione definita “altro”, senza nessun territorio specifico. Come se vivessero in un parallelepipedo che vaga nell’Universo come i cattivi di Superman scacciati dall’eroe volante.
I casi sono 79 ma se ne contano solo 46
Il conto degli attualmente positivi è di 79 casi. Ma dove stanno questi casi? Snocciolando i numeri pubblicati sul bollettino capiamo che 4 sono a Catanzaro (2 a casa e due in reparto); 19 a Cosenza tutti a domicilio così come i 2 casi di Crotone e i 2 casi di Vibo Valentia. A Reggio Calabria abbiamo un caso Covid in ospedale e 18 nella propria abitazione.
Conti alla mano, da questi numeri, saltano fuori 46 casi domiciliari. Le Asp di Cosenza e di Reggio Calabria, all’interno dei propri report, inseriscono i casi legati alle positività riscontrate nella comunità senegalese nel cosentino e degli sbarchi di Roccella degli scorsi giorni.
Dove sono finiti i 33 migranti positivi al Covid?
Il punto di domanda, a vedere il grafico nella pagina, è: chi sono e dove sono questi 33 migranti che fanno schizzare i casi positivi di Covid a 79? Dove stanno svolgendo la quarantena? In che territori si trovano? Quale Azienda sanitaria o ospedaliera si sta prendendo cura di loro?
Risposte che il bollettino quotidiano della Regione Calabria non fornisce.
Francesco Cangemi