Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha incontrato la stampa oggi pomeriggio al 12° piano della Cittadella regionale a Germaneto di Catanzaro. Il governatore ha comunicato quanto emerso nel corso della riunione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e sul Def Infrastrutture. “La ‘ndrangheta c’è, – ha ammesso Occhiuto – ma noi dobbiamo lavorare senza farla diventare un alibi per non agire, come dice anche Gratteri. Quando andiamo a Roma a chiedere le risorse per la Calabria, dobbiamo dire che la parte prevalente della Calabria è fatta di persone oneste che lavorano. Siamo la prima Regione ad aver mandato a Bruxelles il Piano Operativo che da solo vale finanziamenti per 3 miliardi e 700 milioni di euro. E’ utile che ci sia una cabina di regia capace di produrre soluzioni, idee per mettere a frutto queste risorse risolvendo i problemi della Calabria”.
La statale 106
La statale 106
“Il Sole 24 Ore ha anticipato la pubblicazione dell’allegato Infrastrutture al Def (LEGGI QUI) in cui il Governo finalmente qualifica la statale 106 come arteria strategica per l’intero Paese assegnando altri 3 miliardi di euro. Non bastano – secondo Occhiuto – per mettere la strada statale 106 ionica in sicurezza fino a Reggio Calabria. Abbiamo quindi chiesto ad Anas di quantificarci la spesa complessiva così insieme alle organizzazioni sindacali possiamo chiedere un piano di finanziamenti pluriennale. Dobbiamo riconoscere che di questa strada si è parlato per 30 anni solo come “Statale della morte” in questi ultimi 5 mesi c’è stato un forte impulso con risorse vere. La cosa buona è che sia organizzazioni datoriali che sindacali collaborano con il governo regionale, c’è bisogno dell’apporto di tutti ed è un buon punto di partenza”.
Pnrr, Occhiuto: “Regione passa-carte”
“La maggior parte delle risorse del Pnrr andranno ai Comuni, la Regione fungerà da “passa-carte”. Abbiamo più di 300 Comuni al di sotto dei 1.000 abitanti senza ingegnere capo e a volte senza segretario generale. Bisognerà dar loro la possibilità di attrezzarsi altrimenti perderemo la partita del Pnrr. Ai bandi a cui parteciperà, la Regione – annuncia Occhiuto – avrà un approccio veloce, tracciabile e a favore della cittadinanza calabrese e non dei poteri criminali. Con le Prefetture, le Procure e la Guardia di Finanza vorremmo attivare sistemi affinché queste somme vengano usate per rispondere ai bisogni dei cittadini e non agli appetiti famelici della criminalità. Il modo per farlo è quello di evitare stazioni appaltanti troppo piccole che sarebbero più permiabili alle infiltrazioni. Se un Comune fa una gara di 10/15 milioni di euro qualche rischio in più c’è rispetto a una gara di 20/30 milioni di euro con una stazione unica appaltante che invece collabora con le Prefetture”.
Mediterraneo e Calabria al centro d’Europa
“La Zes di Gioia Tauro – ha dichiarato Occhiuto – sarà la più importante d’Italia. Le zone economiche speciali sono una grande opportunità per la Calabria. La guerra modifica traiettorie di navigazione e il Mediterraneo sarà al centro delle rotte commerciali nei prossimi anni. A Gioia Tauro potremmo fare un rigassificatore che ci farebbe produrre un terzo del gas che importiamo dalla Russia, ma soprattutto avrebbe una piastra del freddo che potrebbe surgelare la metà dei prodotti che consuma l’Europa. Si potrebbe fare a Gioia Tauro un grande distretto dell’agroalimentare: è un progetto da un miliardo e 800 milioni di euro che attraverso Sorgenia rappresenta una possibilità per lo sviluppo futuro”.