Milleproroghe 2020, assessore di Catanzaro Russo: “A pagare sono gli enti locali”

russo

“E’ sbarcata alla Camera una Legge di bilancio bis, come titola qualche testata giornalistica nazionale, che a mio avviso denota l’inadeguatezza e l’approssimazione di un Governo che non riesce a tenere la barra dritta neanche sulle più banali decisioni da intraprendere per il futuro della nostra amata Italia”. Lo scrive, in una nota, Danilo Russo, assessore agli Affari generali del Comune di Catanzaro.

Tralasciando gli effetti che questo decreto avrà sulle tasche degli italiani, mi soffermerei sulla valanga di emendamenti che hanno di fatto cambiato fisionomia al decreto. Punti salienti del decreto sono: il subentro temporaneo di Anas al posto di Autostrade per l’Italia, primo passo questo per la revoca delle concessioni delle autostrade ad ASPI con riduzione di eventuali penali a carico dello Stato; gli aiuti alle aziende in crisi: ricordiamo il caso ex Ilva? Bene, alla fine lo Stato italiano ha dovuto mettere le mani nel portafoglio (dei contribuenti si intende) al fine di dare un sostegno al reddito per i lavoratori di aziende in crisi. Tra i tanti problemi che l’Italia dovrà affrontare, il Monopattino elettrico secondo il Governo giallo rosso è prioritario. Vengono introdotte multe salate per chi non utilizza monopattini elettrici che abbiano caratteristiche stabilite ben definite e, nel contempo, i pentastellati propongono una stretta per gli incentivi alle auto ecologiche, tramite cui viene abbassata la soglia dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro per poter accedere al bonus rottamazione: in parole povere sarà più difficile accedere al beneficio. Slittano le manovre pro famiglia e si anticipano gli aumenti di tassazione per i liberi professionisti che da questo mille proroghe ne escono con le ossa rotte. Non sono mancate le critiche dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) agli emendamenti che ripristinano parte delle norme sulla trasparenza sugli stipendi dei dirigenti della P.A. L’Anac ha, inoltre, chiesto di non sospendere la pubblicazione dei compensi dei dirigenti. Insomma un milleproroghe che cambia, con i numerosi emendamenti proposti ed approvati, il volto della manovra di bilancio. Tutto questo fa denotare ancora di più i dissidi interni alla maggioranza di governo, ma purtroppo a pagare ancora una volta sono gli enti locali ed i cittadini”.

Tralasciando gli effetti che questo decreto avrà sulle tasche degli italiani, mi soffermerei sulla valanga di emendamenti che hanno di fatto cambiato fisionomia al decreto. Punti salienti del decreto sono: il subentro temporaneo di Anas al posto di Autostrade per l’Italia, primo passo questo per la revoca delle concessioni delle autostrade ad ASPI con riduzione di eventuali penali a carico dello Stato; gli aiuti alle aziende in crisi: ricordiamo il caso ex Ilva? Bene, alla fine lo Stato italiano ha dovuto mettere le mani nel portafoglio (dei contribuenti si intende) al fine di dare un sostegno al reddito per i lavoratori di aziende in crisi. Tra i tanti problemi che l’Italia dovrà affrontare, il Monopattino elettrico secondo il Governo giallo rosso è prioritario. Vengono introdotte multe salate per chi non utilizza monopattini elettrici che abbiano caratteristiche stabilite ben definite e, nel contempo, i pentastellati propongono una stretta per gli incentivi alle auto ecologiche, tramite cui viene abbassata la soglia dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro per poter accedere al bonus rottamazione: in parole povere sarà più difficile accedere al beneficio. Slittano le manovre pro famiglia e si anticipano gli aumenti di tassazione per i liberi professionisti che da questo mille proroghe ne escono con le ossa rotte. Non sono mancate le critiche dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) agli emendamenti che ripristinano parte delle norme sulla trasparenza sugli stipendi dei dirigenti della P.A. L’Anac ha, inoltre, chiesto di non sospendere la pubblicazione dei compensi dei dirigenti. Insomma un milleproroghe che cambia, con i numerosi emendamenti proposti ed approvati, il volto della manovra di bilancio. Tutto questo fa denotare ancora di più i dissidi interni alla maggioranza di governo, ma purtroppo a pagare ancora una volta sono gli enti locali ed i cittadini”.

Redazione Calabria 7

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