Minacce e aggressioni, arrestato panettiere catanzarese (VIDEO)

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Catanzaro si sono presentati sul luogo di lavoro di B.M., catanzarese 58enne pregiudicato. L’uomo, di professione panettiere, alla vista dei militari dell’Arma non è apparso sorpreso, evidentemente consapevole di ciò che sarebbe successo di li a poco. Il soggetto, in esecuzione di un’ordinanza ci custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Gip/Gup, è stato prelevato dai Carabinieri e condotto in caserma per gli adempimenti di rito.

Il B.M., a partire almeno dal mese di Giugno 2018, con condotte reiterate e sempre più gravi, si presentava presso l’abitazione della propria ex moglie, cercando ripetutamente di entrare contro la volontà della donna, anche tentando di arrampicarsi per raggiungere il balcone; si recava a più riprese anche sul posto di lavoro dell’attuale compagno della signora; pedinava la predetta coppia negli spostamenti; proferiva minacce e ingiurie “Te la faccio pagare di sangue” oppure “Prima o poi ti ammazzo” e ancora “Non camperai assai né tu né i tuoi cari”; aggrediva e intimidiva anche l’attuale compagno della propria ex moglie. Gli approfondimenti investigativi condotti dai militari dell’Arma hanno infatti permesso di ricostruire integralmente numerosissimi episodi di gravi minacce e inaudita violenza perpetrate da B.M., sia recenti, in danno della coppia, sia anche più datati, nei confronti della donna già da dopo la separazione nonché contro la medesima e i figli, all’epoca minori, durante la vita coniugale (episodi di minacce, avvenute mediante l’utilizzo di forbici o lancio di oggetti vari nonché veri e propri pestaggi). Il complessivo quadro probatorio ha consentito di dimostrare l’estrema pericolosità sociale dell’indagato, le cui intimidazioni si sono ripetutamente tramutate in concrete aggressioni, anche gravi, l’ultima delle quali, di spiccata violenza e particolare allarme, risalente allo scorso 5 Giugno 2019, allorquando il B.M. pedinava la coppia, intercettandola in un bar, aggredendo il compagno della donna con una violenta testata al volto causandogli un trauma cranico e minacciando “la cosa non finisce qua”.

Il B.M., a partire almeno dal mese di Giugno 2018, con condotte reiterate e sempre più gravi, si presentava presso l’abitazione della propria ex moglie, cercando ripetutamente di entrare contro la volontà della donna, anche tentando di arrampicarsi per raggiungere il balcone; si recava a più riprese anche sul posto di lavoro dell’attuale compagno della signora; pedinava la predetta coppia negli spostamenti; proferiva minacce e ingiurie “Te la faccio pagare di sangue” oppure “Prima o poi ti ammazzo” e ancora “Non camperai assai né tu né i tuoi cari”; aggrediva e intimidiva anche l’attuale compagno della propria ex moglie. Gli approfondimenti investigativi condotti dai militari dell’Arma hanno infatti permesso di ricostruire integralmente numerosissimi episodi di gravi minacce e inaudita violenza perpetrate da B.M., sia recenti, in danno della coppia, sia anche più datati, nei confronti della donna già da dopo la separazione nonché contro la medesima e i figli, all’epoca minori, durante la vita coniugale (episodi di minacce, avvenute mediante l’utilizzo di forbici o lancio di oggetti vari nonché veri e propri pestaggi). Il complessivo quadro probatorio ha consentito di dimostrare l’estrema pericolosità sociale dell’indagato, le cui intimidazioni si sono ripetutamente tramutate in concrete aggressioni, anche gravi, l’ultima delle quali, di spiccata violenza e particolare allarme, risalente allo scorso 5 Giugno 2019, allorquando il B.M. pedinava la coppia, intercettandola in un bar, aggredendo il compagno della donna con una violenta testata al volto causandogli un trauma cranico e minacciando “la cosa non finisce qua”.

All’indagato sono stati quindi contestati i reati di atti persecutori, percosse e lesioni personali, con le aggravanti di aver commesso i fatti contro la ex moglie, con l’utilizzo di oggetti atti a offendere e per la sussistenza di specifici precedenti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, al termine delle formalità, hanno sottoposto B.M. alla misura cautelare della custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Catanzaro – Siano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Redazione Calabria 7

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