“L’attenzione deve essere sempre alta e non bisogna sottovalutare queste minacce”. E’ quanto dichiarato dal vice presidente del Csm David Ermini in riferimento a quanto accaduto al Tribunale di Vibo dove due giudici della Sezione lavoro, Ilario Nasso e Tiziana De Mauro, sono stati oggetto di gravi minacce da parte di un sedicente gruppo che si firma “Unione per legalità” attraverso un volantino che ieri circolava nel nuovo palazzo di giustizia di via Lacquari (LEGGI QUI). Il caso è stato affrontato dal Plenum del Consiglio superiore della Magistratura prima dell’inizio dei lavori su richiesta del consigliere togato Giovanni Zaccaro che ha preso la parola per esprimere la massima solidarietà ai due magistrati finiti al centro di una vicenda inquietante. “Siamo certi che le autorità di pubblica sicurezza hanno la situazione sotto controllo”, ha detto Zaccaro sottolineando che i due giudici lavorano nel Tribunale dove si sta svolgendo “Rinascita Scott”, il maxiprocesso alla ‘ndrangheta vibonese. “Non possiamo esimerci – ha aggiunto il consigliere di Area – da due considerazioni: nella città dove si svolge il processo Rinascita Scott, con un grande e giusto spiegamento di risorse, arrivano minacce nei confronti di due giudici del lavoro a dimostrazione del pericolo e dell’isolamento che vivono, negli uffici giudiziari più o meno di frontiera, i giudici civili, primo e a volte fragile argine per la affermazione dei diritti e della legalità costituzionale; la continua, gratuita denigrazione dei magistrati, in corso da anni, sui giornali, tramite libri, talk show televisivi e social, anche da parte di importanti esponenti politici, legittima chiunque a comportarsi nello stesso modo, addirittura rilanciando nella violenza dei toni. Mentre il dovere delle istituzioni repubblicane dovrebbe essere sempre quello di non delegittimare le altre istituzioni”.
Ondata di solidarietà ai due giudici
Ondata di solidarietà ai due giudici
Solidarietà e vicinanza ai giudici Nasso e De Mauro anche dal vice presidente Erbini. Una delle sue prime “missioni” fu proprio a Vibo nel 2018. Una visita ricordata dallo stesso Zaccaro evidenziando le precarie condizioni del vecchio palazzo di Giustizia definito “sede diroccata” e quelle del nuovo tribunale i cui lavori non sono mai stati conclusi. Proprio nella sede di via Lacquari ha sede la Sezione lavoro dove prestano servizio Ilario Nasso e Tiziana Mauro che, all’indomani del grave atto intimidatorio, hanno ricevuto un’ondata di solidarietà dal mondo politico e dalla società civile alla quale adesso si aggiunge la vicinanza del Csm. “Lo Stato – ha ribadito Erbini – deve ringraziare e tutelare queste persone che mettono che lavorano per il bene comune. I magistrati – ha concluso Ermini – sanno bene cosa vuol dire fare il proprio mestiere e farlo nei territori dove c’è molto rischio per sé e per le proprie famiglie”. (mi.fa.)
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