Dieci mesi di reclusione per Gianluca Ierardi, 30 anni, nato a Catanzaro e residente a Petilia Policastro. E’ questa la sentenza emessa dal giudice del Tribunale monocratico Cristina Flasca per l’imputato, accusato di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, difeso dall’avvocato Antonello Talerico. Una condanna nettamente inferiore rispetto ai due anni chiesti in aula dal pubblico ministero. Secondo le ipotesi di accusa, Ierardi con violenza e minaccia, avrebbe proferito nei confronti del titolare di un esercizio commerciale di Soverato che gli chiedeva il pagamento del prezzo di una birra: “non ho paura di nulla, ho quattro anni di galera da scontare… sei un morto di fame perché non mi hai dato la birra.. ti metto fuoco al locale e ti faccio una rapina”. Minacce continue che il titolare avrebbe tollerato solo per paura di essere aggredito e di fronte alle quali sarebbe stato costretto a regalargli la bevanda richiesta. Avrebbe, poi, usato violenza e minaccia nei confronti delle Forze dell’ordine, intervenute sul posto. Ierardi si sarebbe opposto ai carabinieri, mentre stavano procedendo alla sua identificazione e all’arresto, insultandoli con espressioni accese, affermando tra le altre cose: “anche se siete in divisa vi prendo a pugni lo stesso, sono stato in galera”.
Redazione Calabria 7
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