di Carmen Mirarchi
Si è svolta all’UniCal un convegno nazionale sull’azione da porre in essere contro la resistenza agli antibiotici. L’incontro si è svolto presso il complesso Aula Magna “Beniamino Andreatta”. Si tratta di una due giorni di confronto scientifico, coordinato dal prof. Giacinto Bagetta, Ordinario di Farmacologia, presso il dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione.
Si è svolta all’UniCal un convegno nazionale sull’azione da porre in essere contro la resistenza agli antibiotici. L’incontro si è svolto presso il complesso Aula Magna “Beniamino Andreatta”. Si tratta di una due giorni di confronto scientifico, coordinato dal prof. Giacinto Bagetta, Ordinario di Farmacologia, presso il dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione.
Circa 13 miliardi è il costo calcolato per il Servizio Sanitario Nazionale come conseguenza delle infezioni sostenute da germi resistenti agli antibiotici (antimicrobicoresistenza, AMR); inoltre, si calcola che ogni anno l’AMR è causa di circa 25.000 morti in Europa e 70.000 a livello globale. L’AMR negli ultimi decenni ha praticamente reso inutilizzabili la gran parte degli antibiotici disponibili, compresi i più recenti farmaci carbapenemici associati a innovativi inibitori di enzimi di resistenza.
A causa della proliferazione in ambito ospedaliero di germi patogeni multiresistenti che ha compromesso l’efficacia di molte classi di antibiotici, l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2010 ha inserito la colistina nell’elenco dei farmaci salva vita ad esclusivo uso umano per la sua potenziale efficacia contro le infezioni da gram negativi multiresistenti. A livello dell’Unione Europea sono stati avviati programmi di sorveglianza antibiotica, mentre In Italia è attiva una legislazione della stessa Unione Europea molto efficace in termini di controllo della qualità delle produzioni animali e della qualità degli alimenti. Tuttavia, l’esperienza sopra descritta insegna che nel mondo globalizzato iniziative isolate di singoli paesi o continenti sono insufficienti a garantire la sicurezza della salute e bisognerebbe agire con una visione planetaria anche tramite accordi tra continenti. La ricerca sta mettendo a punto lo sviluppo di nuovi farmaci mirati a limitare l’uso degli antibiotici e di antagonizzare i meccanismi di resistenza per ognuna delle forme più frequenti in contesti più a rischio come quello ospedaliero.
L’incontro all’Unical è uno sforzo organizzativo del Comitato Consultivo del Farmaco Veterinario insediato presso il Ministero della Salute e che vede insieme dirigenti del Ministero della Salute (Dr Silvio Borrello, Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari), dell’Istituto Superiore di Sanità (Dr Paolo Pasquali, Direttore dell’Unità di Profilassi e Controllo delle Zoonosi Batteriche) e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Dr Antonio Limone, Direttore Generale), medici ospedalieri (Dot.ssa Cristina Girardi, Primario Laboratorio di Microbiologia e Dr Mario Veltri, Direttore Sanitario, AO di Cosenza), docenti universitari di area biomedica (Prof.ssa Francesca Fallarino, Unipg; Prof. Carlo Torti e Prof.ssa Maria Pavia, Unicz; Prof.ssa Diana Amantea, Prof. Stefano Aquaro e Prof Carmelo Nobile, Unical) ed area veterinaria (Prof. Luigi Bonizzi, Unimi; Prof.ssa Paola Roncada, Unicz; Prof. Domenico Britti, Unicz) discutere degli argomenti sopra indicati oltre a documentare l’impegno attivo del nostro Sistema Sanitario Nazionale nel contrasto all’AMR.
redazione Calabria 7