E’ stata inaugurata a Taverna, nelle sale del Museo civico la mostra “Forme magnifiche e gran pieghe de’ panni. Modelli e riflessi della maniera di Mattia Preti a Napoli”, a cura di Giuseppe Valentino e Giuseppe Porzio. L’esposizione, che propone una scelta selezione opere di Mattia Preti, Lanfranco, Domenichino, Stanzione, Solimena, Giordano e tanti altri artisti rimarrà a disposizione del pubblico fino al 30 giugno.
Rappresentativo della stagione del barocco napoletano, di cui Mattia Preti fu tra i principali protagonisti, il percorso espositivo, nato dalla collaborazione, saldata in una convenzione tra l’istituzione civica tavernese e l’Università degli studi l’Orientale di Napoli, focalizza e mette in risalto le istanze storiche del plurisecolare rapporto culturale intercorso tra Napoli e la Calabria e nello specifico anche con la realtà di Taverna. In esposizione, negli ambienti del complesso monumentale di San Domenico che ospita il Museo civico, ci sono opere mirabili del Lanfranco come la Madonna del Rosario” (con interventi di Luca Giordano), una “Annunciazione”, “Cristo crocifisso con San Bernardo e San Francesco d’Assisi, o di Domenico Zampieri detto il Domenichino un “Angelo custode” con colori forti e forme tornite e una Madonna con Bambino, di Luca Giordano “Cristo consegna le chiavi a San Pietro” “San Girolamo”, di Francesco Solimena “Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena”; e ancora tele di Francesco De Maria, Giacinto Brandi,Giovanni Battista Beinaschi, Massimo Stanzione, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro, e disegni di Bernardo Cavallino, Giovanni Bernardino Azzolino. Opere concesse in prestito da i Poli Museali di Campania e Calabria, dal Museo Nazionale di Capodimonte, dal Museo della Certosa di San Martino in Napoli e dal Museo Civico di Napoli, dal Museo Correale di Sorrento ma anche dalla Galleria Nazionale di Cosenza e da altre importanti Gallerie e Collezioni della città partenopea.
Rappresentativo della stagione del barocco napoletano, di cui Mattia Preti fu tra i principali protagonisti, il percorso espositivo, nato dalla collaborazione, saldata in una convenzione tra l’istituzione civica tavernese e l’Università degli studi l’Orientale di Napoli, focalizza e mette in risalto le istanze storiche del plurisecolare rapporto culturale intercorso tra Napoli e la Calabria e nello specifico anche con la realtà di Taverna. In esposizione, negli ambienti del complesso monumentale di San Domenico che ospita il Museo civico, ci sono opere mirabili del Lanfranco come la Madonna del Rosario” (con interventi di Luca Giordano), una “Annunciazione”, “Cristo crocifisso con San Bernardo e San Francesco d’Assisi, o di Domenico Zampieri detto il Domenichino un “Angelo custode” con colori forti e forme tornite e una Madonna con Bambino, di Luca Giordano “Cristo consegna le chiavi a San Pietro” “San Girolamo”, di Francesco Solimena “Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena”; e ancora tele di Francesco De Maria, Giacinto Brandi,Giovanni Battista Beinaschi, Massimo Stanzione, Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro, e disegni di Bernardo Cavallino, Giovanni Bernardino Azzolino. Opere concesse in prestito da i Poli Museali di Campania e Calabria, dal Museo Nazionale di Capodimonte, dal Museo della Certosa di San Martino in Napoli e dal Museo Civico di Napoli, dal Museo Correale di Sorrento ma anche dalla Galleria Nazionale di Cosenza e da altre importanti Gallerie e Collezioni della città partenopea.
La mostra è stata inaugurata, nella Chiesa Monumentale di San Domenico, alla presenza oltre che dei due curatori Valentino, direttore del museo civico e Porzio dell’Orientale, anche di Riccardo Naldi (vice direttore del dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Orientale), del sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino, di Clementina Amelio delegato alla cultura e dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano.