di Bruno Mirante – In un periodo che vede il mito dei “conti in ordine” al Comune di Catanzaro messo a dura prova dai richiami delle Corte dei Conti che recentemente ha accertato una lunga serie di irregolarità, “di rilevante portata” nei rendiconti 2015, 2016 e 2017 di Palazzo De Nobili (gli uffici sono al lavoro sulle contro deduzioni da presentare entro 60 giorni), torna la “piaga” dei debiti fuori bilancio. Una nuova, consistente, infornata di debiti da riconoscere (per un totale di oltre 2 milioni e 700mila euro), non previsti nei documenti di programmazione dell’amministrazione è pronta ad approdare nell’aula del consiglio comunale. Si tratta di debiti legati a sentenze che hanno visto soccombere il Comune in cause civili o amministrative e per le quali l’amministrazione è stata condannata al risarcimento. Se infatti il Comune ha recentemente adottato il bilancio di previsione 2021-2023 chiudendo in “pareggio” nel parere (favorevole) predisposto dal collegio dei revisori si raccomanda “l’attività di analisi e monitoraggio delle passività probabili e dei debiti fuori bilancio, sia al fine di ridurre l’entità del fenomeno, sia al fine di preservare gli equilibri di bilancio con tempestive e congrue integrazioni del fondo per il contenzioso“.
Conferimento rifiuti, il contenzioso con la Regione
Conferimento rifiuti, il contenzioso con la Regione
Al vaglio dei consiglieri comunali arriverà la proposta di delibera predisposta dal settore Igiene ambientale per il riconoscimento del debito di 1.872.773, 82 euro nei confronti della Regione Calabria relativo alla vertenza per la tariffa dovuta per il conferimento dei rifiuti solidi urbani presso impianti regionali nel periodo 1999/2013. Il dirigente del settore propone di impegnare con urgenza l’importo di 400.000,00 euro quale acconto da far gravare sul bilancio 2020; l’importo di 800.000,00 da far gravare sul bilancio 2021/2022; e di riservarsi con successivi atti ad impegnare l’importo di 672.773,36, necessario a coprire l’intera somma dovuta sul bilancio 2023/2024.
Fallimento Ambiente e Servizi
Sempre il settore Igiene ambientale ha predisposto la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio delle somme scaturenti dal decreto del Tribunale di Catanzaro del 11 dicembre 2013, nonché dell’ordinanza (n. 2367/2019) della Corte di Cassazione, relativi al giudizio tra il Comune di Catanzaro e la curatela del fallimento Ambiente & Servizi S.p.A., e alla liquidazione delle fatture per servizi resi all’amministrazione comunale. Il dirigente ha proposto di il riconoscimento del debito pari a 613.511, 40 di cui 17.971,50 per spese legali e 595.539, 90 per fatture emesse da imputare al bilancio 2020.
Il contezioso per riqualificazione Villa Pangea
E’ arrivato a conclusione anche il lungo contenzioso per i lavori di riqualificazione di Villa Pangea (ex Ghiacciaia) con il Tar prima e il Consiglio di Stato poi che hanno condannato Palazzo De Nobili al risarcimento del danno delle sole spese certe sostenute da parte della Caruso Costruzioni S.p.A. e dalla Costruzioni S.r.l., nell’ambito della vicenda di realizzazione di un parcheggio in Villa Pangea. Il settore Grandi opere propone di imputare la spesa complessiva di 61.499,32 euro sul Bilancio 2020.
Gestione del territorio
E per concludere, il debito fuori bilancio di 160.050,30 euro che discende dalla sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Catanzaro da riconoscere allo studio associato Progem S.T.A e da imputare in parte al bilancio 2020 e in parte al bilancio 2021.
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