MoMe Festival 2019: laboratori, trekking, teatro, performance acrobatico, murales e aperitivo a km zero

Con il toccante spettacolo teatrale di Emilio Nigro “Avemmaria” (sabato in Villa Cecilia Faragò) e la coinvolgente performance acrobatica “Ceneventola” della vulcanica Elena Garufi, si chiude l’intensa seconda settimana di attività del MoMe Festival Momenti di Memoria, il progetto multi-culturale che valorizza e comunica l’identità storico-culturale del territorio compreso tra Soveria Simeri e Simeri Crichi, già parte della più ampia Valle del Crocchio che chiuderà i battenti il prossimo 30 luglio nella suggestiva Collegiata di Simeri Crichi.

Il Festival giunto alla seconda edizione e avviato il 16 maggio scorso – diretto da Emi Bianchi e Giorgia Boccuzzi – unisce strettamente eventi artistici, paesaggio, beni archeologici, borghi e cultura, per far emergere l’unicità di questi luoghi e la loro storia peculiare. Attraverso un linguaggio contemporaneo e innovativo riemerge l’identità di un sud troppo spesso demonizzato e depauperizzato dalla cultura dominante. Le aree archeologiche e naturalistiche, implementano la forza attrattiva del luogo e attirano nuovi flussi turistici legati a modelli di turismo sostenibile e diversificato. Il Festival è co-finanziato dal PAC Calabria 2014-2020, Azione 1 Tipologia 1.3, ed è realizzato con il Patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri.

Il Festival giunto alla seconda edizione e avviato il 16 maggio scorso – diretto da Emi Bianchi e Giorgia Boccuzzi – unisce strettamente eventi artistici, paesaggio, beni archeologici, borghi e cultura, per far emergere l’unicità di questi luoghi e la loro storia peculiare. Attraverso un linguaggio contemporaneo e innovativo riemerge l’identità di un sud troppo spesso demonizzato e depauperizzato dalla cultura dominante. Le aree archeologiche e naturalistiche, implementano la forza attrattiva del luogo e attirano nuovi flussi turistici legati a modelli di turismo sostenibile e diversificato. Il Festival è co-finanziato dal PAC Calabria 2014-2020, Azione 1 Tipologia 1.3, ed è realizzato con il Patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri.

Dopo gli appuntamenti con il cantiere di scrittura creativa (a cura di Lorenzo Chiricò) e di musica popolare calabrese (a cura di Danilo Gatto), martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 giugno con i “I segreti della piazza”, Francesco Votano e Maria Grazia Bisurgi dell’associazione Culturale “Conimieiocchi” hanno coinvolto tanti bambini nei progetti finalizzati alla trasformazione del rapporto con i luoghi e alle potenzialità espressive del territorio, considerando l’arte motore di cambiamento e di crescita della comunità. Sorrisi sinceri, sguardi autentici, l’importanza di guardare con nuovi occhi. Nessuno che prevarica sull’altro. La purezza del cuore nella semplicità dei bambini (un ringraziamento particolare va a don Alessandro e a tutta la squadra dell’oratorio, alla loro umanità, per aver messo a nostra disposizione la Chiesa di Simeri Crichi e averci aiutato nell’allestimento dello spettacolo).

Giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 giugno, invece, nella palestra dell’Istituto Comprensivo B. Chimirri di Simeri Crichi, Saverio Tavano ha aperto il cantiere di Teatro con la toccante partecipazione dei ragazzi e delle ragazze della struttura Salus Mentis di Sellia Marina che anche quest’anno ci hanno emozionato, lasciandosi emozionare dalla ricerca della memoria sollecitata da Saverio. Una ricerca attraverso cui possiamo intravedere quella modalità di trasmissione del sapere definita antropologicamente oralità, un sapere che si può trasmettere solo direttamente, vis a vis, un insieme di parole, gesti, soprattutto silenzi.

AVEMMARIA’ DI NIGRO La preghiera laica di Emilio Nigro che ci parla di chi, nella eterna lotta tra il bene e il male, è stato sopraffatto dal fascino degli uomini d’onore cedendo alla debolezza per quel coraggio disperso. Villa Faragò resta attonita e con il fiato sospeso seguendo le mani che si levano in “Avemmaria” scritto e interpretato dal bravissimo attore, scrittore, giornalista e critico teatrale originario di Montalto (Cs). Il protagonista non ha nome. Potrebbe essere chiunque. Potremmo essere noi, di questa parte del Sud. Ha i nervi consumati, il linguaggio lo dice. Ha il corpo stritolato, come la sua terra dai poteri forti: Chiesa, Malavita, Stato. Uno stato rappresentato metaforicamente dalla famiglia, prima cellula di somministrazione degli ingabbiamenti sociali. E le strade sono obbligate. Le uniche possibili. Con santi a cui votarsi e etichette in fronte.

La trasposizione sul palco perché ci si riconosca, osservando, nel proprio destino di uomini. Un destino, a certe latitudini, segnato. Per prendere coscienza, per liberarsi, emozionarsi. Perché bisogna sapere, per non incappare ancora. Un solo personaggio, la sua storia, il suo destino. E una statua della madonna, la madre. L’uomo adulto intrappolato nel blocco temporale del trauma, inconsapevole vittima sorteggiata in una società in evoluzione apparente, primitiva, invece, in rituali di riconoscimento sociale. Narrando e dialogando con le ‘apparizioni’ d’un sottoporsi psicologicamente a padronanze, risuona forte attraverso il teatro, la verità.

PAOLA LOPRETE ED ELENA GARUFI Quello che, invece, ha unito gli appuntamenti di domenica 30 giugno è stato un colore forte e passionale: il rosso. Rosso come l’onda di petali in cui si immerge la coda della sirena che ha preso forma nei pressi della rotatoria di Simeri Mare, dalla maestria di Paola Loprete, in arte “Morpheus”, illustratrice, video animatrice, fumettista e concept artist freelance, di grande talento che lavora come professionista ormai da 9 anni soprattutto come illustratrice e video animatrice per clienti privati e musicisti e come concept artist per fumetti e movie poster. Il rosso del drappo attorno al quale Elena Garufi, attrice, clown ospedaliero, pedagogista teatrale e mediatrice artistica, a sviluppato la danza acrobatica delle sue coreografie aree ispirate ad una goffa ma simpatica Cenerentola coinvolgendo e divertendo il pubblico nella zona commerciale di Simeri Mare, prima di cedere la scena al gruppo “Stop&Sound”.

Elena Garufi da circa 10 anni persegue la sua formazione artistica con maestri italiani e stranieri, spaziando dal teatro fisico all’arte del clown. Oltre ad una solida formazione teatrale si è dedicata alle discipline corporee studiando danza classica, contemporanea, tango, acrobatica aerea. Ha collaborato nella scena teatrale romana con compagnie di teatro di ricerca come Ygramul e Metamorfosi teatro, Compagnia Endaxy, portando in scena spettacoli per adulti e bambini. Collabora da oltre 4 anni con Soccorso Clown Onlus in veste di Clown ospedaliero. Laureata in pedagogia con una tesi sul gioco, crede fortemente nel potenziale creativo generato dal contesto ludico e lo porta avanti nella vita privata e professionale.

IL TREKKING SENSORIALE Sempre domenica, dalle ore 17, lo strummolo di ROUTE 106 è tornato a girare a SOVERIA SIMERI per il MOME FESTIVAL. Un trekking sensoriale tra le campagne di SOVERIA Simeri alla riscoperta di luoghi , odori sapori e leggende. Accompagnati da Michele Crudo i partecipanti hanno potuto scoprire le principali piante aromatiche ed officinali autocnone dalle quali, presso la propria azienda PHYTOCAL, ricava gli oli essenziali ed idrolati potentissimi alleati per il nostro benessere. Una degustazione olfattiva guidata attraverso una selezione di essenze tipiche della Macchia mediterranea delle quali saranno descritti i principali miti ad esse legate, gli usi salutistici tradizionali e le applicazioni secondo la scienza moderna. Perchè anche il palato ne tragga beneficio , il viaggio è proseguito poi verso l’Azienda Guglielmina di Michele e Beatrice Salazar, leader nel settore della produzione di latticini di bufala, per una degustazione deliziosa dei loro prodotti.

APERITIVO A KM ZERO Sabato sera, in bella mostra nella Villa Cecilia Faragò, ospiti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Amedeo Mormile, i prodotti della sapienza artigiana locale in campo enogastronomico: le aziende del territorio sono state particolarmente attente e generose nell’allestire per il MoMe Festival – prima dello spettacolo di Emilio Nigro – l’aperitivo a chilometro zero. All’insegna dell’accoglienza e della tradizione, dei valori e delle radici, dei sapori antichi che richiamano la storia di una comunità, tra il profumo del pane in ogni sua forma e sapore, e il vino rosso e rosato, l’olio dorato , sono stati tanti i colori e le emozioni sensoriali che nel cuore di Soveria Simeri hanno permesso alla comunità di riabbracciarsi. Ritrovarsi è un po’ rinascere ad ogni parola riaffiorata dalla memoria, per questo un grazie speciale va alle aziende che hanno appoggiato il Mome. A loro, il vero motore per la crescita del territorio, tutta la nostra gratitudine.

Redazione Calabria 7

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