«Eccellenza Reverendissima, che grande gioia oggi dona al cuore di questa comunità e al mio cuore!».
È con queste parole che Don Francesco Cristofaro ha accolto l’arcivescovo metropolita di Catanzaro e Squillace, Monsignor Vincenzo Bertolone in visita pastorale a Simeri Crichi (Cz), durante la Messa questa mattina nella chiesa di Santa Maria Assunta. E quella di oggi, 10 novembre, è una giornata assai memorabile per Don Francesco: compie 40 anni. Quale modo migliore per festeggiarli se non alla presenza del Vescovo?
È con queste parole che Don Francesco Cristofaro ha accolto l’arcivescovo metropolita di Catanzaro e Squillace, Monsignor Vincenzo Bertolone in visita pastorale a Simeri Crichi (Cz), durante la Messa questa mattina nella chiesa di Santa Maria Assunta. E quella di oggi, 10 novembre, è una giornata assai memorabile per Don Francesco: compie 40 anni. Quale modo migliore per festeggiarli se non alla presenza del Vescovo?
«Nella sua Persona salutiamo il Signore che viene a visitare il suo gregge – ha continuato il prelato crichese -; il Vescovo è il cuore orante che chiede per il suo gregge una consolazione eterna e una buona speranza. Come parroco di questa comunità ho molto lavoro da fare ed io so dove condurre la comunità parrocchiale: ad avere ognuno i sentimenti che furono in Cristo Gesù, sentimenti di obbedienza al Padre in una obbedienza di annientamento e di rinnegamento di sé. Da dove iniziare? Proprio dal parroco, che deve essere il modello cui sempre il gregge dovrà guardare. Per questo oggi a Lei, Eccellenza, e a tutto il popolo di Dio, come l’Apostolo Paolo, chiedo preghiere perché il Signore mi faccia presbitero secondo il suo cuore». E ancora: «40 anni fa come oggi, venivo al mondo da due genitori umili ed esemplari che non poco hanno dovuto soffrire a causa della mia patologia fisica con viaggi della speranza e tante cure. Oggi loro stanno guardando su questo altare un figlio sacerdote emozionato ma innamorato di Gesù e della Mamma celeste che ancora oggi, su questo altare che mi ha visto salire per la prima volta 10 anni fa, tremante, quando alza l’Ostia Santa si commuove perché il Santissimo si è lasciato prendere tra le mani del più grande peccatore, quale sono io. Ora, Eccellenza, chiediamo che nello Spirito Santo parli a noi. Corregga i nostri errori, tracci per noi la strada da percorrere, indichi i cammini sicuri sui quali inoltrarci. La sua Parola per noi saprà essere vera Parola nello Spirito Santo».
La visita di Mons. Bertolone alla comunità di Simeri Crichi è cominciata ieri mattina con la preghiera al cimitero di Crichi, per poi proseguire con gli incontri nelle scuole ed in Consiglio Comunale, accompagnato dai parroci della comunità Don Nicola Rotundo, Don Francesco Cristofaro e Don Alessandro Nicastro. Stamani invece la preghiera al campo santo di Simeri e poi la celebrazione eucaristica alla presenza del primo cittadino crichese Pietro Mancuso, di quello di Sellia Marina (Cz) Francesco Mauro e del vicesindaco di Catanzaro Ivan Cardamone.
«Siamo forestieri su questa terra” ha ricordato l’Arcivescovo nella sua orazione, ponendo l’accento sulla necessità di credere nella resurrezione, secondo quella che è la dotttina cristiana. “Spesso viviamo senza sentire la mancanza di Dio – ha detto – e senza un riferimento al Signore non si fanno leggi stabili che guardano al bene di tutti. Per cui vi invito a ritornare alle nostre radici, alle verità eterne riempiendo il tempo che il Signore ci concede di bontà vera, di opere buone: essere virtuosi significa prepararsi all’incontro con l’Altissimo».
Alla fine della celebrazione Cardamone, in nome della città di Catanzaro, ha voluto omaggiare Don Francesco con il terzo esemplare di medaglia realizzato dalla gioielleria Megna in occasione dell’anniversario della visita nel Capoluogo di Papa Giovanni XIII.
Antonia Opipari