Morano, revocata delibera Ecodistretto

L’Amministrazione comunale revoca la delibera di Giunta n° 100 del 14 settembre scorso, atto con il quale manifestava il proprio interesse a localizzare e pertanto candidare il territorio di Morano, nella fattispecie l’area Pip – zona industriale di c.da Cornale, per la realizzazione di un impianto denominato “Ecodistretto della differenziata” che avrebbe dovuto trattare la frazione organica proveniente, appunto, dalla raccolta rifiuti differenziata, con esclusione di quella indifferenziata. Il provvedimento, assunto dall’esecutivo ieri sera alle 21.45, repertoriato con il numero 104, annulla il precedente, citato nell’incipit, e con esso tutti gli effetti e le conseguenze che ne sarebbero scaturite.

«Sono stati giorni di grande passione e intensità – dichiarano gli amministratori moranesi. Avevamo preso questa decisione alla luce delle conoscenze e delle assicurazioni di cui disponiamo. Ci rendiamo conto, e non abbiamo alcun problema ad ammetterlo, di aver sottovalutato l’aspetto informativo, e di non aver coinvolto preventivamente la cittadinanza. Siamo sinceramente rammaricati per il fatto che l’iniziativa abbia causato tensioni nella cittadinanza. Abbiamo commesso un errore di valutazione: pensavamo che la nostra comunità fosse pronta per accogliere un tipo di sviluppo economico che noi riteniamo possibile. Ma evidentemente così non è».

«Sono stati giorni di grande passione e intensità – dichiarano gli amministratori moranesi. Avevamo preso questa decisione alla luce delle conoscenze e delle assicurazioni di cui disponiamo. Ci rendiamo conto, e non abbiamo alcun problema ad ammetterlo, di aver sottovalutato l’aspetto informativo, e di non aver coinvolto preventivamente la cittadinanza. Siamo sinceramente rammaricati per il fatto che l’iniziativa abbia causato tensioni nella cittadinanza. Abbiamo commesso un errore di valutazione: pensavamo che la nostra comunità fosse pronta per accogliere un tipo di sviluppo economico che noi riteniamo possibile. Ma evidentemente così non è».

«Crediamo che il compito primario di un buon amministratore sia di fare la volontà del popolo e attuarla puntualmente. E’ questa – riferiscono De Bartolo e i suoi – l’unica motivazione, e non altre, che ci spinge a revocare la delibera. Se il popolo non vuole l’Ecodistretto, l’Ecodistretto non si farà. Sentiamo la necessità di ringraziare pubblicamente tutte le associazioni, le istituzioni, i partiti politici, i cittadini che in questi giorni hanno voluto aprire, palesemente o discrezionalmente, un dialogo costruttivo, leale e produttivo con noi, nell’esclusivo interesse generale. Così come vogliamo esprimere gratitudine verso gli amministratori dei paesi della provincia di Cosenza afferenti all’ATO 1, segnatamente quelli dell’ARO Pollino, per il grande senso di responsabilità e la solidarietà mostrata nei nostri confronti a seguito dei pesanti attacchi ricevuti. Nessuna difficoltà a riconoscere, altresì, la validità dei toni distensivi e l’approccio più sereno manifestato ieri in sede di conferenza dei capigruppo, atteggiamento, ahinoi, presto smentito e svuotato di significato dalla presenza delle stesse opposizioni alla contestazione registrata in serata. Allo stesso tempo confermiamo la nostra condanna verso: quanti, strumentalizzando la vicenda, l’hanno trasformata in una questione puramente politica; quanti hanno inteso invadere il campo decisionale di un esecutivo democraticamente eletto; quanti sono scaduti nella diffamazione, nell’offesa e nella denigrazione personale. Questo in un contesto civile non può e non deve succedere. Ad ogni modo ufficializzeremo il nostro “no” alla realizzazione dell’impianto nel territorio di Morano – sottolineano De Bartolo e l’intera maggioranza – nell’assemblea dell’ATO convocata per oggi pomeriggio a Cosenza. L’Ecodistretto, dunque, non si farà! Ma il problema rifiuti resta. E nel breve periodo si manifesterà prepotentemente. Da domani, con più forza e impegno di prima, lavoreremo per risolverlo. Insieme a quanti vorranno collaborare con noi per la concretizzazione di una crescita realmente sostenibile, che inizi dalla bonifica del nostro territorio, già duramente provato da gravi patologie».

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