di Mario Meliadò – Uno strepitoso batterista e percussionista jazz, ma anche un figlio di San Luca: a 90 anni – compiuti giusto il 29 aprile scorso – ha lasciato la vita terrena Joseph “Joe” Porcaro, figlio dell’emigrato sanluchese negli Stati Uniti Giuseppe Porcaro ma noto soprattutto come padre di tre meravigliosi musicisti, i fratelli Jeff (batteria), Mike (basso) e Steve (sintetizzatori) Porcaro, “colonne” di una delle rockband più significative di sempre, i Toto; i primi due, purtroppo, deceduti ben prima del padre, Jeff addirittura ventotto anni fa, nel ’92.
Joe Porcaro, spirato lunedì 6 luglio, ha lasciato un segno indelebile nella musica jazz (e non solo) mondiale, performando in album di “colossi” di questo genere musicale, da cantanti come Frank Sinatra e Sarah Vaughan a sassofonisti del calibro di Gerry Mulligan e Stan Getz fino a trombettisti della caratura di Chet Baker e Freddie Hubbard. E, appunto, fuori dal jazz suonando intanto in quasi tutti gli album dei Toto – incluso il famosissimo Toto IV del 1982 che includeva tracce popolarissime quali Rosanna e Africa: nell’album, triplo disco di platino che conquistò addirittura 6 Grammy Awards tre dei quali proprio per Rosanna, Porcaro senior suonò percussioni, xilofono, timpani e marimba, in particolare nel celebre assolo di Africa – e poi in altri album “storici” di artisti pop (Madonna) e rock: i Rolling Stones e Joe Cocker, per esempio, ma su tutti i Pink Floyd per via del celeberrimo The Wall.
Joe Porcaro, spirato lunedì 6 luglio, ha lasciato un segno indelebile nella musica jazz (e non solo) mondiale, performando in album di “colossi” di questo genere musicale, da cantanti come Frank Sinatra e Sarah Vaughan a sassofonisti del calibro di Gerry Mulligan e Stan Getz fino a trombettisti della caratura di Chet Baker e Freddie Hubbard. E, appunto, fuori dal jazz suonando intanto in quasi tutti gli album dei Toto – incluso il famosissimo Toto IV del 1982 che includeva tracce popolarissime quali Rosanna e Africa: nell’album, triplo disco di platino che conquistò addirittura 6 Grammy Awards tre dei quali proprio per Rosanna, Porcaro senior suonò percussioni, xilofono, timpani e marimba, in particolare nel celebre assolo di Africa – e poi in altri album “storici” di artisti pop (Madonna) e rock: i Rolling Stones e Joe Cocker, per esempio, ma su tutti i Pink Floyd per via del celeberrimo The Wall.
«La famiglia Porcaro, col cuore a pezzi, annuncia il decesso del nostro amato patriarca, Joe Porcaro: è spirato in pace, durante il sonno, circondato dall’affetto della moglie Eileen e dei suoi familiari» ha scritto il figlio membro dei Toto sopravvissuto al papà, Steve Porcaro. Adesso toccherà anche a San Luca, come evidenziato tra l’altro in una nota stampa dal consigliere comunale Klaus Davi, ricordare degnamente una simile pietra miliare del drumming.