di Daniele Fazio – “Morzello e Demenza – Un connubio senso-emozionale tra memorie, risvegli e tradizioni”. Questo il titolo del convegno che si è tenuton questa mattina nella Sala Oro della Cittadella regionale a Catanzaro. Organizzato dall’associazione Ra.Gi rappresentata dalla presidente Elena Sodano e dall’associazione Antica Congrega Tre Colli presieduta dall’avvocato Francesco Bianco, l’evento ha visto altrernarsi gli interventi del sociologo Eugenio Nisticò, del geriatra Roberto La Cava e dello psichiatra Mauro Notarangelo. Durante il seminario è stata approfondita l’evidenza medico-scientifica secondo cui il ricordo di sapori e odori antichi promuove una sorta di risveglio della memoria nelle persone affette da Alzheimer.
Come gli antichi sapori aiutano la memoria delle persone affette da demenze
“Vogliamo dimostrare – spiega Elena Sodano – quanto sia importante stimolare le persone con demenza attraverso qualcosa di semplice come odori, sapori, tradizioni. Pazienti che devono vivere una vita quanto più possibile vicina al loro passato. La letteratura scientifica dice che risulta estremamente utile far riaffiorare sensazioni, ricordi, emozioni per ritrovare le loro antiche memorie che sono non solo sensoriali, ma anche corporee”. Francesco Bianco presidente dell’associazione Antica Congrega Tre Colli si è detto lieto di questo evento “perché qui la gastronomia assume risvolti etici e sociali”. “Abbiamo tentato di dare un aiuto alla Casapaese di Cicala che opera sul territorio con una cena solidale che si terrà stasera alla Trattoria U Tamarru di Catanzaro, il cui ricavato sarà devoluto in sostegno della struttura. Ognuno – afferma Bianco – ha ricordi di infanzia e adolescenza connessi alle tradizioni culinarie di famiglie, odori e sapori che secondo gli esperti determinano una sorta di risveglio cognitivo delle persone affette da demenza”.
L’assessore al Welfare: “Approccio innovativo al paziente affetto da demenze”
“L’idea originale e stimolante di associare il morzello alle demenze – sostiene l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catanzaro Venturino Lazzaro – consente di approcciarsi al paziente in maniera innovativa. Sollecitare le emozioni, quindi la psiche, di persone con disabilità mentali (ma vale un po’ per tutti) con rievocazioni di un passato piacevole affonda le radici nel tempo. L’inseguimento di ricordi personali e intimi è legata qui al morzello simbolo di un’identità e tradizione condivisa. Non parliamo solo di carne e pomodoro, ma di storia, di famiglia, nonne, tavole imbandite, esperienze vissute che aiutano la mente di persone con disabilità”.