I ministri Alfonso Bonafede e Luciana Lamorgese si preparano a introdurre nel decreto sicurezza una serie di novità. Si va verso, secondo quanto riportato da “SkyTg24″, un inasprimento delle pene per il reato di rissa e il daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi sia stato denunciato o condannato per atti di violenza fuori da un locale.
La “norma Willy”
La “norma Willy”
Una sorta di “norma Willy” che arriva dopo l’uccisione del giovane fuori da una discoteca nel Lazio e aumenta le pene per chi abbia partecipato a una rissa, facendo salire la multa da 309 a 2000 euro e la reclusione – se qualcuno resta ferito o ucciso nella rissa – da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni (ora va da tre mesi a cinque anni). Per i protagonisti di disordini o di atti di violenza il questore può disporre il daspo da specifici locali o esercizi pubblici. Se violato c’è la reclusione fino a due anni e una multa fino a 20.000 euro.
Norma anti spaccio via web
Nell’ultima bozza del decreto sicurezza atteso domani in Cdm, si inasprisce anche il daspo nei confronti degli spacciatori e arriva una norma per contrastare il traffico di droghe via web. Il questore, in base alle nuove norme, potrà disporre il divieto di accesso in specifici locali a chi sia stato denunciato o condannato, anche in via non definitiva, per lo spaccio davanti a scuole, università, negozi o locali. Chi viola il daspo incorrerà nella reclusione da sei mesi a due anni (ora è prevista la sospensione della patente) e in una multa da 8.000 a 20.000 euro. Un’altra norma dispone la creazione di un elenco di siti web usati per lo spaccio cui deve essere inibito l’accesso dai fornitori di connettività a internet. Le violazioni sono sanzionate con multe da 50mila a 250mila euro.