Multa per chi usa parole straniere? La Crusca: “Ridicolo”

Marazzini: "La proposta rischia di vanificare e marginalizzare il lavoro che noi, come Crusca, conduciamo da anni"

“La proposta di sanzionare l’uso delle parole straniere per legge, con tanto di multa, come se si fosse passati col semaforo rosso, rischia di vanificare e marginalizzare il lavoro che noi, come Crusca, conduciamo da anni allo scopo di difendere l’italiano dagli eccessi della più grossolana esterofilia, purtroppo molto frequente”. Così il professore Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, reagisce, intervistato dall’Adnkronos, alla proposta di legge, presentata da Fratelli d’Italia, che vede come primo firmatario il deputato Fabio Rampelli, che ipotizza multe da 5.000 a 100.000 euro per chi non utilizza la lingua italiana nella fruizione di beni e di servizi, nell’informazione e nella comunicazione, nelle attività scolastiche e universitarie, nonché nei rapporti di lavoro e nelle strutture organizzative degli enti pubblici e privati. La proposta di legge che reca “Disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana” prevede anche l’istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana.

“L’eccesso sanzionatorio esibito nella proposta di legge rischia di gettare nel ridicolo tutto il fronte degli amanti dell’italiano – commenta il presidente Claudio Marazzini, alla guida della secolare istituzione fiorentina incaricata di custodire il ‘tesoro’ dell’italiano – Un intervento poteva essere eventualmente concordato con chi da anni, come noi, si occupa del problema. Ora, ahimè, in questa polemica, troveranno spazio anche maggiore tutti quelli che, con la scusa del fascismo e del nazionalismo, ostacolano ogni tentativo di realizzare un’equilibrata convivenza tra le esigenze di internazionalizzazione e la pur legittima attenzione alla lingua nazionale, sovente calpestata ed estromessa senza motivo. Ora urleranno: ecco, avevamo ragione noi!”.

“L’eccesso sanzionatorio esibito nella proposta di legge rischia di gettare nel ridicolo tutto il fronte degli amanti dell’italiano – commenta il presidente Claudio Marazzini, alla guida della secolare istituzione fiorentina incaricata di custodire il ‘tesoro’ dell’italiano – Un intervento poteva essere eventualmente concordato con chi da anni, come noi, si occupa del problema. Ora, ahimè, in questa polemica, troveranno spazio anche maggiore tutti quelli che, con la scusa del fascismo e del nazionalismo, ostacolano ogni tentativo di realizzare un’equilibrata convivenza tra le esigenze di internazionalizzazione e la pur legittima attenzione alla lingua nazionale, sovente calpestata ed estromessa senza motivo. Ora urleranno: ecco, avevamo ragione noi!”.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Il CdM ha approvato il decreto legge che permetterà di chiudere i bilanci delle Aziende sanitarie e ospedaliere del 2022
“Ci siamo mancati?” si è chiesto e ha chiesto il cantautore milanese ai tantissimi arrivati da ogni parte della Calabria e anche dalla vicina Sicilia
L'associazione degli industriali vibonesi ritiene legittima la scelta del "re del Tonno" di non iscrivere la squadra di volley al campionato
Saranno finanziati nuovi impianti di mandorlo, castagno, pistacchio, noce e nocciolo, promuovendo l’ammodernamento dei sistemi di irrigazione
Il presidente della Regione ad Agorà: "Ecco cosa sto facendo per evitare che in Calabria si verifichi ciò che è accaduto in Emilia Romagna"
Parlano i legali della dottoressa Giovanna Malara: "E' venuta meno l'incerta e precaria 'base' del licenziamento senza preavviso"
I Baschi Verdi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno effettuato due distinti interventi
Le dichiarazioni del neo pentito Megna: "Ho saputo che a sparare a Giovanni Rizzo e a zia Romana sono stati Peppe e suo padre Pantaleone"
L’uomo è stato stroncato da un infarto. Inutile la corsa in macchina con il fratello verso l’Ospedale più vicino al suo paese
Dai cinghiali ai lupi, nuova emergenza per le aziende agricole del territorio. La denuncia degli allevatori: "Nessuno ci risarcisce"
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved