Lo sport azzurro, stordito dalla notizia, è in lutto. E’ un dolore durissimo da raccontare quello per la morte di Filippo Mondelli, giovane campione del canottaggio, che avrebbe compiuto 27 anni il prossimo giugno, a ridosso delle Olimpiadi alle quali ambiva prima di esser fermato dalla terribile malattia che lo ha stroncato oggi. Mondelli era un “gigante” – e non solo per il suo metro e 95 di statura – pieno di energia ed entusiasmo per la vita. E una colonna della nazionale di canottaggio, di cui faceva parte dal post-Rio 2016 dopo aver vinto molto a livello giovanile. A remare, lui che era nato a Como, aveva cominciato sul lago di casa a 13 anni.
Ed era anche l’anima della squadra azzurra fuori dalle gare. Non a caso era stato eletto nel Consiglio nazionale del Coni in quota atleti, il più votato di tutti dai colleghi, solo qualche giorno fa.
Ed era anche l’anima della squadra azzurra fuori dalle gare. Non a caso era stato eletto nel Consiglio nazionale del Coni in quota atleti, il più votato di tutti dai colleghi, solo qualche giorno fa.