Verrà assegnato probabilmente domani l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo di Alessandra Picci, 50enne di Quartu Sant’Elena morta alla vigilia di Ferragosto per cause ancora da chiarire. Il fratello della vittima ha presentato un esposto in Procura per fare luce su quanto accaduto e verificare un eventuale nesso tra la somministrazione del siero anti-Covid e il decesso della sorella. Secondo quanto riferito dai parenti di Alessandra – e pubblicato dal quotidiano L’Unione Sarda, la donna aveva ricevuto il vaccino contro il Coronavirus due giorni prima della morte, ma l’avvocato tiene a precisare che l’episodio è stato indicato solo come fatto storico.
“Godeva di buona salute”
“Godeva di buona salute”
I familiari segnalano inoltre che “la donna godeva di buona salute” e di non essere a conoscenza di eventuali patologie. Alessandra Picci, che da tempo viveva da sola a Quartu, è stata ritrovata morta alla vigilia di Ferragosto. Sul decesso è stata quindi aperta un’inchiesta per omicidio colposo dopo l’esposto da parte del fratello della vittima. Quest’ultimo, infatti, non riusciva a mettersi in contatto con la sorella già dal giorno precedente. Da lì la chiamata ai Carabinieri che sono giunti sul posto e hanno trovato la donna priva di vita nella sua abitazione.
Ora il magistrato di turno affiderà a un medico legale l’incarico dell’autopsia, inevitabile tenuto conto di quanto segnalato nella denuncia. Nel documento si sottolinea, inoltre, l’assoluta assenza di patologie conosciute nella 50enne e la richiesta alle forze dell’ordine di verificare il perché, in mancanza di avvisaglie su possibili problemi di salute, la donna sia stata trovata priva di vita nella sua abitazione. Alessandra Picci – si riporta sul documento – era stata vaccinata appena due giorni prima, esattamente giovedì 12 agosto.