Il calcio cosentino piange la scomparsa di Giorgio Trocini. Aveva 82 anni, era malato da tempo. Nato a Dipignano il 10 0ttobre del 1939 indossò la maglia del Cosenza agli inizi degli anni 60 vincendo anche il campionato nella stagione 1960-1961 agli ordini di Julius Zsengeller. In totale Trocini giocò con la maglia rossoblu 57 gare tra Serie C e Serie B. Archiviata la carriera da calciatore, fu imprenditore nel ramo delle costruzioni. Quindi dirigente sportivo, prima come presidente della Morrone dal 1972 al 1977 e poi come vicepresidente del Cosenza calcio dopo la costituzione della SpA. Anche suo figlio Bruno divenne calciatore dei Lupi, debuttando in Serie B nel 1991 prima di essere ceduto alla Juventus alla cifra record di 2 miliardi.
“E’ con profonda tristezza che ho appreso la notizia della scomparsa di Giorgio Trocini, mio amico personale, calciatore del Cosenza negli anni ’60 e successivamente dirigente della squadra rossoblù fino ad assumere la carica di Vice Presidente del sodalizio silano”. Lo ha affermato il sindaco Franz Caruso nell’esprimere il suo più profondo cordoglio per la scomparsa di Trocini. “Con lui – ha detto Franz Caruso – scompare una figura molto rappresentativa del calcio cosentino che ha eletto la passione calcistica ad autentico modello esistenziale, operando, tra l’altro, come pochi altri, anche una sintesi tra le due squadre storiche della città, il Cosenza e la Morrone, della quale ultima assunse le redini comepPresidente. Una passione la sua che trasmise anche al figlio Brunello che militò anche nelle file della Juventus”.
La conquista della serie B
“La scomparsa di Giorgio Trocini rattrista tutta la comunità sportiva cosentina che ha avuto in lui una figura di riferimento sin dai tempi in cui, da calciatore, vinse con il Cosenza, al termine della stagione 1960-61, il campionato di serie C che fece conquistare di nuovo ai rossoblù la serie B dopo tanti anni di purgatorio. Erano gli anni della presidenza del commendator Biagio Lecce che richiamò sulla panchina del Cosenza l’allenatore ungherese Giulio Zsengeller, artefice della promozione. Alla corte di Zsengeller quell’anno approdò anche, proveniente dai cugini della Morrone, il cosentino Franco Rizzo. Strano destino – ha concluso il sindaco Franz Caruso – quello che ha accomunato Giorgio Trocini e Franco Rizzo, compagni di squadra e scomparsi entrambi a poche settimane di distanza”. Il primo cittadino ha espresso alla famiglia Trocini le più sentite condoglianze.
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