Una storia raccontata per non dimenticare. Anzi, per fare conoscere. “L’Eccidio della Colonna Gamucci”, il libro scritto dal lgt. Antonio Magagnino e presentato sabato, 5 ottobre, presso il Museo Storico Militare di Catanzaro, si è prefisso proprio questo scopo: portare a conoscenza dei più una pagina di storia che nella memoria spesso occupa un posto molto limitrofo.
“L’esecuzione in massa di centoundici uomini tra ufficiali, sotto ufficiali e truppa appartenenti all’Arma dei Carabinieri, avvenuta in Albania il 4 Novembre del 1943 per mano di un reparto di partigiani albanesi, rappresenta uno dei numerosi casi di crimine di guerra, compiuti dalla resistenza del luogo all’indomani dell’armistizio tra gli Alleati e il Regno d’Italia, che non può essere sottovalutato”, ha sostenuto l’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione “G. Arruzzo” di Catanzaro, fra gli organizzatori dell’iniziativa.
“L’esecuzione in massa di centoundici uomini tra ufficiali, sotto ufficiali e truppa appartenenti all’Arma dei Carabinieri, avvenuta in Albania il 4 Novembre del 1943 per mano di un reparto di partigiani albanesi, rappresenta uno dei numerosi casi di crimine di guerra, compiuti dalla resistenza del luogo all’indomani dell’armistizio tra gli Alleati e il Regno d’Italia, che non può essere sottovalutato”, ha sostenuto l’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione “G. Arruzzo” di Catanzaro, fra gli organizzatori dell’iniziativa.
La presentazione dell’opera ha visto dapprima l’introduzione del Cap. Dott. Enzo Santoro, presidente della Federazione provinciale di Catanzaro Istituto del Nastro Azzurro, e dell’Avv. Ten. Maurizio Arabia, presidente della sezione ANC di Catanzaro.
A intervenire sono stati il dott. Salvatore Scalise, socio dell’Associazione Calabria in Armi, il lgt. Domenico Caccia, segretario generale Istituto del Nastro Azzurro, e il Col. Dott. Girolamo Galluccio, socio ANC, figlio del Carabiniere Antonio Galluccio, deportato dall’Albania a Mauthausen, il quale, nell’occasione ha donato al MUSMI un quadro contenente la fotografia del quarto battaglione Palermo partito per l’Albania; quadro che è stato consegnato nelle mani del direttore del Museo, Gregorio De Vinci.
La parola è poi passata all’autore del libro.
Presenti sono stati, oltre a familiari dei carabinieri caduti in Albania, il Capitano Ferdinando Angeletti, Comandante della Compagnia di Catanzaro, e il Col. Antonio Montanaro, Comandante provinciale dei Carabinieri.
Cospicua è stata la partecipazione dei soci della sezione ANC. A riguardo, il presidente Arabia ha affermato: “Abbiamo dimostrato di fare ed essere associazione; è così che si cresce e si conquista l’affidabilità nei confronti dell’istituzioni e delle persone”.
(redazione calabria7)