di Danilo Colacino – Il 51enne Cesare Rizzardi, tornato a essere il bassista della banda della cittadina natale, è forse l’emblema della Fede (con la Effe maiuscola) di Cropani, che ieri sera – anzi notte – ha celebrato uno dei suoi riti devozionali più antichi: la naca.
Una riproposizione della Via Crucis di Cristo, evento di cui lo stesso giardiniere ormai trapiantato in Lombardia ma con interessi lavorativi in Svizzera si è per così dire innamorato fin da bambino. Della processione, infatti, era in un certo senso protagonista – fin dalla metà del secolo scorso e per i successivi 40 anni – anche il papà Michele, scomparso da qualche anno, che suonava la grancassa.
Una riproposizione della Via Crucis di Cristo, evento di cui lo stesso giardiniere ormai trapiantato in Lombardia ma con interessi lavorativi in Svizzera si è per così dire innamorato fin da bambino. Della processione, infatti, era in un certo senso protagonista – fin dalla metà del secolo scorso e per i successivi 40 anni – anche il papà Michele, scomparso da qualche anno, che suonava la grancassa.
Una passione trasmessa al figlio, che ne ha preso il posto finché gli impegni di lavoro gli hanno consentito di farlo. Poi, una stasi durata oltre due lustri in cui Rizzardi ha per così dire lenito la saudade in modo struggente ovvero riproducendo con la fisarmonica le musiche della naca nel salotto di casa ogni Venerdì Santo. Una sorta di immancabile cerimonia provato, forse omaggio anche del fratello Antonio (morto in circostanze tragiche all’età di appena 36 anni proprio il Sabato di Pasqua del 2005, quello del 26 marzo).
Ma al di là di tutto a essere impresso sulla pelle del mite e semplice signor Cesare è il marchio di Cropani, da cui non riesce a staccarsi con il cuore e la mente – pur vivendo a circa 1.200 chilometri di distanza – e dove spera di tornare presto perché è sempre difficile, per non dire impossibile, dimenticare la terra natia.
Ma questa è solo una delle storie che vi abbiamo raccontato in uno Speciale realizzato per i web spettatori di calabria7.it proprio sulla Via Crucis di Cropani grazie alla preziosa collaborazione del collega Luigi Stanizzi, già redattore di lungo corso de La Gazzetta del Sud, del nostro operatore Francesco Massaro e di tutti gli intervistati fra cui il commissario Carla Fragomeni e il professore Luigi Cimino – figlio e nipote degli ex maestri di musica Giuseppe di Amedeo – storico direttore della banda Città di Cropani.