Filippo De Marco passa dal carcere ai domiciliari nell’abitazione di Tortona (Al) con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse da quelle che coabitano con lui o che lo assistono. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Catanzaro Valeria Isabella Valenzi, accogliendo l’istanza degli avvocati difensori Vincenzo Cicino, Giuseppe Orecchio, che hanno sottolineato il decorso del tempo dall’esecuzione della misura cautelare in carcere, la perdita di efficacia della stessa con riferimento all’accusa di detenzione ai fini di traffico di droga e la buona condotta carceraria dell’indagato. Il gip pur ritenendo sussistenti le esigenze cautelari che trovano giustificazione nel coinvolgimento di De Marco nelle attività di narcotraffico (al Tribunale della libertà era caduta l’accusa dell’omicidio Vinci, vittima di un’auto bomba a Limbadi), ha tenuto conto, nel disporre la sostituzione della misura, del fatto che la difesa ha dato atto della disponibilità di domicilio fuori Regione, nel Nord Italia, dove l’indagato può svolgere i domiciliari. Un’opzione per il giudice compatibile con le esigenze cautelari dovendosi dare atto dell’assenza di riscontri dell’operatività del sodalizio al di fuori del territorio calabrese, ritenendo difficilmente replicabile il reato in quel contesto territoriale, distante dai luoghi e dalle persone, che hanno concorso con De Marco al compimento di attività illecite