di Bruno Mirante – Una cena consumata a Milano in un periodo in cui la Calabria e in particolare la città di Catanzaro erano finite nel tritacarne mediatico per gli “scandali” che hanno investito a vari livelli il sistema sanitario e politico del territorio. Intorno al tavolo quattro amici, tutti nati e cresciuti a Catanzaro ma figli di quella “diaspora” che li ha visti affermarsi, ognuno nel proprio comparto professionale, al nord o nel resto del mondo. E poi la voglia di uscire dalla “confort zone” di chi conduce una vita agiata ma ogni volta che rientra in Calabria per le vacanze estive si lamenta delle condizioni nelle quali versa il territorio senza tuttavia contribuire a cambiare le cose e a migliorare la qualità di cittadini e turisti.
Nasce con queste premesse Lab32, “il laboratorio indipendente di idee ed azione al servizio di Catanzaro e della collettività” le cui finalità sono state illustrate in un incontro che si è svolto nel foyer del Cineteatro comunale del capoluogo. Nato dall’incontro tra Carlo Diana, Fabrizio Carpanzano, Paolo Maruca, Fabrizio De Filippo, il sodalizio ha visto l’immediata adesione di circa duecento soci tra imprenditori del territorio o operanti in Italia e all’estero, creativi e semplici curiosi. Gli ambiti di intervento di Lab32 (così chiamata perché si pone l’obiettivo ambizioso di costruire la Catanzaro del 2032) sono quattro: formazione, imprenditoria, Marketing del territorio e riqualificazione urbana e sociale. L’associazione è composta oltre che dai 4 fondatori da un comitato etico di 5 persone, un comitato di sviluppo di 14 persone (2 coordinatori 3 referenti per ogni area di attuazione).
Nasce con queste premesse Lab32, “il laboratorio indipendente di idee ed azione al servizio di Catanzaro e della collettività” le cui finalità sono state illustrate in un incontro che si è svolto nel foyer del Cineteatro comunale del capoluogo. Nato dall’incontro tra Carlo Diana, Fabrizio Carpanzano, Paolo Maruca, Fabrizio De Filippo, il sodalizio ha visto l’immediata adesione di circa duecento soci tra imprenditori del territorio o operanti in Italia e all’estero, creativi e semplici curiosi. Gli ambiti di intervento di Lab32 (così chiamata perché si pone l’obiettivo ambizioso di costruire la Catanzaro del 2032) sono quattro: formazione, imprenditoria, Marketing del territorio e riqualificazione urbana e sociale. L’associazione è composta oltre che dai 4 fondatori da un comitato etico di 5 persone, un comitato di sviluppo di 14 persone (2 coordinatori 3 referenti per ogni area di attuazione).
Tra i progetti già in fase d’attuazione, illustrati nel corso dell’incontro dall’imprenditore Pierluigi Monteverdi, da Stefania Lavecchia, dal presidente Diana e dal vice Carpanzano, il “manifesto” per la riqualificazione della città con il contributo di tecnici e urbanisti, il programma di Mentoring, pensato per trasferire la conoscenza e l’esperienza dei “mentor” ai giovani universitari, neolaureati e giovani professionisti. E poi il contest di comunicazione per creativi “Brand Cz32” che si pone come risorsa collaterale per la promozione del territorio e “l’acceleratore di Start-up”. Tra le iniziative in cantiere anche la “Lab32 Run”, la prima maratona di Catanzaro (dalla montagna al mare) che ha l’obiettivo di essere una delle più veloci d’Italia, proprio perché volutamente strutturata sulle peculiarità paesaggistiche.
“Non vogliamo essere un movimento politico ma vogliamo dialogare con la politica e la pubblica amministrazione per offrire soluzioni percorribili e utili a migliorare la qualità della vita dei catanzaresi” – hanno chiarito in conclusione, con accenti diversi, Diana e Carpanzano.