Tampone per le feste, i grandi eventi e raccomandazione a limitare il numero delle persone nelle abitazioni. È questa la linea del Governo in vista di Natale e Capodanno. In attesa dell’ulteriore stretta di Natale, nel frattempo, è corsa ai tamponi per gli italiani. Sono stati quasi 852mila quelli effettuati nelle ultime 24 ore. Si è superata, inoltre, la soglia del milione di green pass scaricati in seguito a test antigenico o molecolare. Il premier Mario Draghi riflette sulle misure in attesa dei dati epidemiologici più aggiornati e si attesta sulla linea della prudenza: “L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron – spiega – ci obbligano alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi”.
Le restrizioni
Le restrizioni
Tra le possibili novità, giovedì 23 dicembre si riuniranno cabina di regia e Consiglio dei ministri per decidere, si valutano il taglio a sei mesi della validità della certificazione verde, il tampone anche per i vaccinati che vogliono andare in stadi, concerti o discoteche, la mascherina all’aperto, l’allargamento ad altre categorie di lavoratori o settori dell’obbligo di vaccinazione. Possibili anche “raccomandazioni” a limitare il numero di persone in casa ed indicazioni per impedire festeggiamenti con assembramenti per l’ultimo dell’anno.
La Commissione europea ha ribadito “il periodo vincolante di 9 mesi” di validità del pass per i viaggi nell’Unione; le disposizioni a riguardo devono quindi essere “coordinate”. Le partenze per le feste, le cene, le riunioni familiari, le uscite conviviali stanno spingendo gli italiani a ‘tamponarsi’ con un ritmo mai raggiunto prima. Nelle ultime 24 ore i test hanno toccato la cifra record di 852mila. Ed è primato anche per i green pass da tampone e non da vaccino: ieri sono stati 1.034. 214. Frequenti nelle città, quindi, le file davanti alle farmacie.
Terapie sopra quota mille
I dati di ieri, con le terapie che tornano sopra quota mille ed oltre 30mila nuovi contagiati alzano il livello di preoccupazione nel Governo, dando forza alle argomentazioni dei ‘prudenti’, il ministro della Salute Roberto Speranza in testa. Dall’altro lato c’è la preoccupazione per le ricadute di un giro di vite severo in un periodo clou come quello natalizio per commercio, ristorazione, locali, eventi sportivi e culturali, tutti settori colpiti dalla pandemia. La riduzione della validità del green pass per i vaccinati dagli attuali 9 a sei mesi e l’obbligo di mascherina anche all’aperto sembrano essere le misure che trovano il maggiore consenso (quest’ultima, peraltro, è stata già introdotta da diverse Regioni).
Ma potrebbero non essere sufficienti a frenare la corsa dei contagi sostenuta dal dilagare della variante Omicron, con terapie intensive e ricoveri che minacciano di mettere presto in crisi gli ospedali. Sul tavolo delle riunioni di giovedì c’è così anche l’obbligo vaccinale. Limitato ora a sanitari, personale scolastico, forze di polizia e forze armate, si fa strada l’ipotesi di allargarlo ad altre categorie di lavoratori, come ad esempio quelli a contatto con il pubblico. Si pensa poi al tampone anche per i vaccinati per accedere a feste, discoteche, grandi eventi come quelli previsti a Capodanno. Un’indicazione, quest’ultima, da ‘maneggiare’ con cura, anche per evitare contraccolpi sulla campagna di vaccinazione.