“Oggi la Calabria è in lutto. È in lutto perché ha raccolto dal suo mare 64 corpi di migranti in cerca di vita. In lutto è anche l’intera nostra Nazione, che ha la pecca di essere aperta al mare da tutti i lati. Ma in lutto si deve sentire tutta l’Europa perché ad oggi non è riuscita a trovare la soluzione per risolvere il problema ‘migranti’, perché ovviamente l’Europa c’è laddove deve dettare regole, ma è latitante quando c’è da risolvere i problemi a monte, per evitare che si possano ripetere tragedie come quest’ultima che ha bagnato di sangue le coste calabresi”. Ad affermarlo, in una nota, è Luana Tassone di Meritocrazia Italia Calabria. “In lutto poi, – secondo Tassone – è l’uomo migrante perché non può cercare la via della libertà su un barcone che viaggia illegalmente portando con sé un figlio neonato sapendo di metterlo a repentaglio in un viaggio che potrebbe non arrivare a destinazione, soprattutto perché lo si affronta nelle giornate gelide di inverno del mese di febbraio”.
Meritocrazia Calabria intende dare il proprio contributo
Meritocrazia Calabria intende dare il proprio contributo
“Ecco allora che ci si chiede veramente se la situazione che si lascia nel proprio Paese è talmente difficile e insostenibile da portare a rischiare il tutto per tutto a sé e ai propri figli! Meritocrazia Italia Calabria – dichiare Tassone – si associa alla richiesta di risoluzione delle problematiche in ogni ambito politico per far sì che intanto gli aiuti vengano garantiti ai popoli in difficoltà nei loro paesi con le attività diplomatiche tra chi può davvero intraprendere un dialogo risolutivo a monte per non far vivere sulla pelle dei cittadini calabresi e non solo, un lutto nel cuore che lascia un senso di profonda sofferenza e impotenza. Meritocrazia Italia Calabria ringrazia il governatore della Calabria e le rappresentanze politiche regionali a livello governativo per come stanno affrontando questa situazione e si mette a disposizione per dare il proprio contributo affinché storie tristi come questa non se ne leggano più”.